Rieti, coronavirus, la Uil alla Asm:
«Ferie sì ma anche smart
working, non intaccare quelle
non ancora maturate».
La replica dell'azienda

Martedì 17 Marzo 2020
Rieti, coronavirus, la Uil alla Asm: «Ferie sì ma anche smart working, non intaccare quelle non ancora maturate». La replica dell'azienda
RIETI - «Fruire del congedo ordinario e delle ferie in questo periodo di emergenza da nuovo Coronavirus Covid-19 è una delle misure introdotte dal governo per tutelare la salute dei lavoratori e delle lavoratrici. E’ un provvedimento giusto, contenuto anche nel protocollo approvato giorni fa da governo e sindacati confederali. Anche la partecipata Asm reatina la sta applicando. Ma deve stare attenta a non stravolgerla. I lavoratori ci segnalano infatti che il Presidente Regnini applicando questa disposizione preveda anche l’utilizzo di ferie non ancora maturate dai dipendenti». Lo dicono Alberto Paolucci, Segretario della Uil di Rieti e della Sabina romana, e Pierluigi Giacomelli della Uil Trasporti Rieti e Sabina romana.

«Stiamo parlando di un grave errore che il Regnini deve correggere - dicono Paolucci e Giacomelli - Per i lavoratori amministrativi infatti il decreto dello scorso 11 marzo prevede anche l’attivazione dello Smart working o lavoro agile, che però alla Asm ancora non è stato attivato. Questo è un ritardo che Regnini deve colmare al più presto, anche perché il recentissimo decreto Cura iItalia stabilisce che in tutto il periodo di emergenza Coronavirus si può far ricorso allo Smart working in modo semplificato, diventando in questo modo lavoro ordinario nella pubblica amministrazione».

«E infine  - concludono gli esponenti della Uil - se proprio la Asm non fosse in grado di attivare il lavoro agile, allora il Presidente della Asm dovrebbe applicare le disposizioni del decreto Cura Italia, secondo il quale i datori di lavoro possono esentare il lavoratore dal servizio che risulta però prestato con tutte le prerogative di retribuzione e contribuzione. Regnini si attivi immediatamente, perché la salute dei lavoratori e delle lavoratrici va tutelata, ma il tutto deve avvenire senza calpestare i loro diritti, come ad esempio l’utilizzo di ferie non ancora maturate».

LA REPLICA DELL'AZIENDA

In riferimento alle dichiarazioni del segretario della Uil di Rieti e della Sabina Romana Alberto Paolucci , e di Pierluigi Giacomelli della Uil trasporti di Rieti e della Sabina Romana riportate dagli organi di stampa, Il Presidente di Asm Vincenzo Regnini intende chiarire che l’azienda ha attivato già da lunedì 16 marzo lo smart working per quei dipendenti che in base alle funzioni normalmente svolte possono proseguire   l’attività lavorativa da casa. Al tempo stesso si è dato seguito alle richieste di congedo parentale avanzate dalle lavoratrici che necessitavo in via prioritaria di accudire i propri figli e si è ricorso in maniera circostanziata all’istituto delle ferie per quei dipendenti che per la natura delle attività amministrative svolte, non potevano effettuare il lavoro agile.

L’azienda, in questo momento di particolare emergenza, ha messo al centro la sicurezza  dei propri dipendenti, adottando le misure organizzative conseguenti alle disposizioni impartite dai Decreti e dalle direttive emesse dagli Organi Governativi e Regionali e ha fatto ricorso  a tutte le misure previste dagli strumenti normativi al fine di non ledere i diritti dei propri lavoratori. A riguardo non risulta che esistono provvedimenti che consentano ai datori di lavoro di  «esentare il lavoratore dal servizio che risulta però prestato con tutte le prerogative di retribuzione e contribuzione».

«Non sono solito replicare alle osservazioni che apprendo dalla stampa – dichiara il Presidente Regnini – stavolta intendo farlo perché l’emergenza determinata dal Coronavirus, ha comportato una rapida rimodulazione dei servizi resi alla comunità reatina avendo come priorità quella di garantire la doverosa efficienza e efficacia dei servizi essenziali propri del core business di Asm in ambito di ambiente, mobilità e salute. Ciò è stato possibile grazie allo spirito di abnegazione dei propri dipendenti che evidentemente hanno colto gli sforzi che l’azienda sta facendo anche a loro tutela».

Conclude Regnini affermando che «questa è una fase in cui l’azienda è chiamata a dover effettuare quotidianamente delle scelte dettate dall’evolversi dell’emergenza e dalle conseguenti misure licenziate dagli organi superiori. Come sempre Asm è pronta da accogliere quei suggerimenti che, fermo restando l’obiettivo principale del mantenimento di standard qualitativi elevati nell’erogazione dei servizi essenziali, possono contribuire a creare un clima positivo e di coesione tra azienda, istituzioni e parti sociali».
Ultimo aggiornamento: 17:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA