Focolaio coronavirus, evacuata la casa alloggio di Scandriglia

Lunedì 21 Dicembre 2020 di Samuele Annibaldi e Raffaella Di Claudio
Rsa (Archivio)

RIETI - Si va verso l’evacuazione totale della casa alloggio “Residenze della Terza età” di Scandriglia dove, da alcuni giorni, è esploso un focolaio con 24 positivi al Covid 19 tra ospiti e operatori, con la situazione diventata immediatamente non gestibile all’interno della casa stessa per la mancanza di operatori sanitari costretti a restare in isolamento presso le proprie abitazioni e l’immediato trasferimento degli ospiti contagiati tra l’ospedale de Lellis e altre strutture sanitarie. Ai positivi della prima tornata di tamponi, 14 ospiti oltre a 10 operatori, si sono aggiunti nella giornata di ieri altri casi. Registrate ulteriori positività tra i rimanenti ospiti: degli otto presenti, sei sono risultati positivi, mentre solo due attualmente sono negativi. Immediato l’intervento della Asl che dei sei positivi già ieri ne ha trasferiti quattro ai reparti Covid del de Lellis a Rieti mentre due ospiti in attesa di essere affidati alle cure di ulteriori strutture da individuare sulla piattaforma regionale. Per i restanti due ospiti, gli unici non positivi, è stato disposto il trasferimento a casa da familiari. 
Una volta sistemata la situazione ospiti, la casa alloggio verrà sanificata nella sua interezza.
Di quanto fosse critica la situazione che si era venuta a determinare nella casa alloggio situata sul territorio del comune di Scandriglia, sulla via Salaria, ci si è resi conto al diffondersi delle prime notizie circolate sui numeri. Nella struttura erano ospitati oltre 20 anziani, inizialmente quattordici sono risultati positivi, con due di loro trasferiti nell’area Covid della Rsa Cirene di Torri in Sabina e gli altri rimasti in residenza assistiti dalla responsabile, anche lei positiva. Al piano superiore erano invece restati i negativi accuditi da un solo operatore socio sanitario. Con quei numeri e una situazione in evoluzione è diventato difficile gestire la situazione anche perché i 15 dipendenti della struttura erano stati messi in isolamento nelle loro abitazioni. E’ poi iniziato il trasferimento dei positivi in strutture sanitarie della Regione come aveva spiegato il sindaco di Scandriglia Lorenzo Ferrante che sta seguendo l’evolversi della complessa vicenda fin dall’inizio. 
«I trasferimenti – ha detto il primo cittadino di Scandriglia Ferrante riferendosi al primo gruppo di positivi - sono stati ultimati entro la mezzanotte di venerdì scorso.

Dopo le ultime notizie con gli ulteriori sei positivi i quali a loro volta verranno trasferiti restano solo i due ospiti negativi per i quali sono già stati avviati contatti con parenti con l’obiettivo di liberare completamente la struttura». Un quadro nuovo e molto più chiaro, dunque, col passare delle ore presso la struttura casa alloggio “Residenze della Terza Età” gestita dalla responsabile che dall’inizio aveva rappresentato alla Asl le difficoltà con le quali, di colpo, si è trovata a convivere tra un elevato numero di positivi e la carenza di personale sanitario perlopiù posto in isolamento presso le loro abitazioni e con una assistenza da prestare con numeri ridotti al lumicino e che rendevano logisticamente impossibile gestire al meglio la situazione iniziale. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA