Rieti, il «sistema Fiorenza»
per gli appalti della Asl
e quella denuncia per truffa

Domenica 28 Maggio 2017
Rieti, il «sistema Fiorenza» per gli appalti della Asl e quella denuncia per truffa
RIETI - Affidamenti diretti con la formula della «somma urgenza» e spacchettamento degli appalti in piccole tranche, per far rimanere l’importo dei singoli lavori sotto una determinata soglia, sopra la quale diventa per legge necessaria la gara di appalto. Il tutto con l’assistenza dei più stretti collaboratori dell’ufficio, premiati con incentivi e indennità di progettazione.

Un sistema semplice quanto efficace, per un decennio e oltre diventato regola all’interno della Asl, nell’estate del 2015 finito nei radar della guardia di Finanza e che, nella giornata di venerdì, al termine di una scrupolosissima indagine, ha portato all’arresto di Marcello Fiorenza, ex potente direttore dell’Ufficio tecnico patrimoniale della Asl reatina. Con Fiorenza sono state indagate altre 27 persone, mentre gli indagati sono complessivamente 27, tra cui 8 dipendenti dell’Asl di Rieti, oltre a professionisti e imprenditori.

Tra i reati contestati ci sono associazione a delinquere, corruzione, turbata libertà degli incanti, truffa alle assicurazioni e abuso d’ufficio.
Accuse pesanti quelle che emergono dalle carte dell’inchiesta e che certificano, nero su bianco, un sistema di gestione degli appalti, alla Asl di Rieti, che tutto appare meno che cristallino. Tanto che in diversi computer finiti sotto sequestro, gli inquirenti della Finanza hanno rinvenuto i punteggi delle gare di appalto, predisposti dagli stessi imprenditori partecipanti alla gara. Punteggi che hanno poi trovato puntuale riscontro nei contratti di affidamento dei lavori.

LE PRESSIONI PER IL FIGLIO
Ma ancor più inquietante è la cornice generale disegnata dalla procura, all’interno della quale si incastonano i reati contestati. Cornice che ha trovato, nel provvedimento del giudice per le indagini preliminari, Andrea Fanelli, puntuale riscontro. Emergerebbero soprattutto pesanti intrecci tra affari e politica e che avrebbero portato, fin dal 2012, il principale indagato a esercitare sottili pressioni nei confronti di imprenditori e professionisti per far eleggere il figlio Alessandro in consiglio comunale, tra le fila del Pd. Figlio Alessandro che, per dovere di cronaca, risulta penalmente estraneo all’inchiesta.

LA CORNICE
Ma l’aspetto, forse, più inquietante è rappresentato da un file rinvenuto nel personale computer di un noto imprenditore romano nel quale è riportato dettagliatamente il «libro paga» e dove erano annotate tutte le dazioni di denaro o le altre regalie. Moltissime personali e che, negli anni, hanno riguardato anche la ristrutturazione di un casale e di un appartamento in via Roma (si parla di una cifra complessiva intorno ai 200mila euro), di proprietà del principale indagato dell’inchiesta. Casale e appartamento ristrutturati dalla stessa ditta che ha successivamente avuto un appalto in ospedale.

Risulterebbero inoltre pagati numerosi viaggi all’estero. Un libro mastro dal qual emergerebbe infine, in modo inequivocabile, che addirittura tre dipendenti pubblici percepivano un vero e proprio stipendio dall’imprenditore. Uno dei professionisti reatini coinvolti, l’avvocato Alessandra Eleonori, aveva inoltre una postazione all’interno della Asl, con tanto di disponibilità della casella di posta elettronica dell’azienda. Ma tra le voci, una riguarderebbe addirittura il «sostegno al partito».

LA TRUFFA
Marcello Fiorenza viene inoltre accusato di truffa alle assicurazioni. Un episodio singolo ma allo stesso tempo molto singolare. L’ex potente dirigente Asl avrebbe, infatti, denunciato di avere avuto un incidente, mentre era alla guida della sua auto, durante una trasferta di lavoro in un ospedale dei Castelli, dove svolgeva il ruolo di direttore dei lavori. Intercettazioni telefoniche e successive verifiche documentali e testimoniali avrebbero invece accertato che, il giorno dell’incidente, Fiorenza si trovava a Roma, impegnato in una lunga riunione in commissione regionale.
Ultimo aggiornamento: 13:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA