Noriega, così il Vaticano gli diede rifugio e gli salvò la vita

Martedì 30 Maggio 2017 di Franca Giansoldati
Noriega, così il Vaticano gli diede rifugio e gli salvò la vita
Città del Vaticano -  Chissà se l'Osservatore Romano ricorderà, con un articolo, l'ex dittatore panamense Manuel Noriega e il modo in cui riuscì a farsi aiutare dal Vaticano per avere salva la vita, rifugiandosi per 10 giorni nella nunziatura di Panama. Era il dicembre del 1989. Noriega (che per anni era stato supportato dalla Cia per tenere sotto controllo i movimenti comunisti sudamericani) era divenuto, dopo il 1986 un ricercato numero uno, accusato di commerciare droga negli Usa. Noriega per sfuggire alla cattura degli americani e avere salva la vita si rifugiò in nunziatura, una villa coloniale, con un bel giardino con palme e banani. Ad oggi resta ancora poco chiaro il ruolo del Vaticano. Probabilmente bisognerà aspettare che si aprano gli archivi, ma chissà quando avverrà. La versione ufficiale mette in rilievo il fatto che il nunzio di allora, monsignor Laboa si assunse la responsabilità di decidere di ospitarlo. Disse di avere preso una decisione personale per mettere fine agli scontri armati che stavano prendendo piede a Panama. Secondo la versione di Laboa in questo modo il popolo panamense fu liberato dall'incubo della guerra civile.

Lo stesso presidente Bush espresse soddisfazione per il fatto che Noriega, nel frattempo rifugiato in nunziatura, fosse  sotto il controllo di autorità diplomatiche. «Il suo regno di terrore è terminato e operiamo per contribuire a ristabilire al legge e l'ordine a Panama». Il portavoce del Vaticano, Navarro Valls, in quei giorni fece uscire un comunicato per manifestare soddisfazione perchè il rischio di un conflitto panamense sembrava allontanarsi, avviandosi a soluzione senza ulteriore spargimento di sangue.

Il Vaticano confermava pure che Noriega si trovava in nunziatura come rifugiato politico. L'Osservatore Romano, in un articolo, dava risalto alle buone relazioni diplomatiche tra gli Usa e il Vaticano e che per Noriega sarebbe stato rispettato il diritto di asilo delle sedi diplomatiche. In realtà l'esercito americano per tentare di fare uscire Noriega dalla nunziatura ricorse anche ad uno stratagemma bizzarro, furono posti degli altoparlanti potentissimi vicino alla nunziatura per mandare a tutto volume musica rock giorno e notte. Il Vaticano naturalmente protestò, fino a che non iniziarono febbrili consultazioni dietro le quinte. Noriega non ne voleva sapere di uscire. Il portavoce Navarro una settimana dopo affermava che non era ancora arrivata nessuna richiesta di estradizione da parte glie Usa.

Il 3 gennaio la nunziatura annunciava che Noriega aveva deciso di lasciare di sua spontanea volontà la residenza della rappresentanza pontificia per presentarsi al comando della forze armate statunitensi che circondavano la nunziatura. Faccia d' Ananas aveva avuto salva la vita. 
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