All'Angelus il Papa piange le vittime degli attentati al Cairo e a Istanbul

Domenica 11 Dicembre 2016 di Franca Giansoldati
Bergoglio
Città del Vaticano - Il sangue al Cairo, nella cattedrale copta, poi a Istanbul, fuori da uno stadio, ma anche in Somalia e in Nigeria, non potevano non essere oggetto di riflessione e preghiera nell'Angelus del Papa. La risposta al terrore non può che essere una: "rifiutare la violenza. Preghiamo per le vittime di alcuni attacchi terroristici - ha detto affacciandosi alla finestra del suo studio nel palazzo apostolico - che hanno colpito, nelle ultime ore, vati paesi. Diversi sono i luoghi ma purtroppo è unica la violenza. E unica la risposta, la vede in Dio e l'unità nei valori umani e civili".

poi benedice, come è consolidata tradizione natalizia, i bambinelli che tantissime manine di bimbo agitano nell'aria fredda di piazza san Pietro. Le statuette di Gesù bambino verranno collocate nel presepe la notte di Natale. "Vi prego cari bambini pregate per me. Cari ragazzi quando pregherete davanti al vostro presepe con i genitori, chiedete a Gesù Bambino di aiutarci tutti ad amare Dio e il prossimo". 
Ultimo aggiornamento: 12:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA