Papa Francesco festeggia i 200 anni dei gendarmi: «So che vorrebbero comprarvi e corrompervi»

Domenica 18 Settembre 2016 di Franca Giansoldati
Papa Francesco festeggia i 200 anni dei gendarmi: «So che vorrebbero comprarvi e corrompervi»
Città del Vaticano Papa Francesco rende omaggio ai suoi gendarmi. “So che tante volte dovete lottare contro tentazioni di coloro che vogliono comprarvi e mi sento orgoglioso di sapere che il vostro stile è dire ‘no, in questo non c’entro’”. Il corpo degli angeli custodi del pontefice compie 200 anni e stamattina, nella grotta di Lourdes, nei giardini vaticani, è stata celebrata una messa. “Il vostro compito è evitare che si facciano le cose brutte. Penso agli sfruttatori e ai truffatori. Il vostro compito è difendere e promuovere l’onestà”. Anche se “tante volte siete malpagati”.

Ad assistere alla messa c'erano tutti i gendarmi guidati dal comandante Domenico Giani, il quale, ai microfoni di Radio Vaticana, più tardi ha ripercorso i due secoli di servizio, una missione iniziata quando ancora c'era lo Stato pontificio. Si tratta del più piccolo esercito del mondo che però ha rapporti e scambi continui con i servizi di sicurezza più importanti. “Mi piace ricordare che durante la peste che colpì l’Italia Centrale verso la fine del 1700, i gendarmi furono impegnati in prima fila, come lo sono stati oggi nei terremoti de L’Aquila e di Amatrice” spiega Giani. Pagine molto belle che ancora oggi si sono ripetute, ad esempio, con l’accoglienza di Papa Francesco ai profughi. “I nostri gendarmi, anche in questo caso, sono stati presenti nell’isola di Lesbo e hanno offerto il loro aiuto per far venire alcune famiglie in Vaticano”.

Naturalmente in tempi segnati dal terrorismo anche per il corpo della Gendarmeria si tratta di alzare il livello di guardia e di attenzione. “L’Anno giubilare è partito da una zona di guerra, il Centrafrica, dove il Papa ha fatto un gesto importantissimo, un gesto di riconciliazione e di dialogo interreligioso. La visita alla moschea di Bangui è stato un momento bello. I gendarmi hanno fatto un grande lavoro in questo teatro, proseguito poi con l’apertura della Porta Santa e tutti gli eventi che sono succeduti. È stato un anno molto impegnativo, bello, anche dal punto di vista spirituale”. Giani rassicura che i controlli che vengono fatti a San Pietro sui pellegrini sono necessari ma la gente “è ormai abituata a sottostare a controlli che fanno parte del nostro tempo.

L’Anno Santo è partito, ovviamente, con alcune preoccupazioni, vorrei dire fisiologiche in questi momenti, però sta proseguendo bene senza nessun allarme. Certamente c’è una grande vigilanza ed una grande attenzione”. Dietro le quinte i gendarmi hanno rapporti anche con i Paesi arabi. “Ormai da anni, attraverso i canali di polizia e di agenzia di informazione, abbiamo un contatto quotidiano con le Forze di polizia di altri Paesi, tra cui i Paesi musulmani. Posso testimoniare come ci sia una grande venerazione per la figura del Santo Padre. I miei colleghi di tanti Paesi arabi, del Corno d’Africa, del Medio Oriente, dell’Oriente, hanno una particolare venerazione per il Santo Padre: vedono il Papa come una figura a cui fare riferimento. Posso dire veramente come sia considerato un profeta, un uomo di pace, un uomo per il dialogo e del dialogo”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA