L'incontro con Martin Luther King e il "no" a Bill: ecco Hillary Clinton come non l'avete mai conosciuta

Mercoledì 9 Novembre 2016 di Federica Macagnone
L'incontro con Martin Luther King e il "no" a Bill: ecco Hillary Clinton come non l'avete mai conosciuta
Mamma, nonna e donna di successo. La prima first lady laureata ad avere alle spalle una carriera professionale raccontata in 34 pillole. 

Predestinata fin dalla nascita. Il 26 ottobre 1947 è la data di nascita della prima donna candidata da uno dei Major Party (Democratici e Repubblicani) per la presidenza Usa. Hillary Rodham è cresciuta a Park Ridge, Illinois, un sobborgo di Chicago. Una predestinata, da sempre la "prima della classe", tanto che quando il marito Bill diventò presidente nel 1992 fu lui stesso a dire che gli americani avevano preso due comandanti in capo al prezzo di uno. 

La famiglia. Suo padre si chiamava Hugh Rodham. Veterano della seconda Guerra mondiale, repubblicano, produceva tessuti per bandiere: tutti e tre i suoi figli, Hillary, Hugh Jr. e Anthony, hanno aiutato da bambini nell’attività di famiglia. Sua madre, invece, era democratica e nelle citazioni era molto simile a Muhammad Ali: «Tutti cadono. Quello che importa è rialzarsi e andare avanti». 

Gli scout e lo sport. Hillary è stata una scuot. Frequentava la scuola pubblica e giocava a softball.

Rifiutata. Da bambina Hillary scrisse alla Nasa chiedendo se poteva diventare un’astronauta. La delusione fu cocente: le risposero che per una donna non era possibile. Molto tempo dopo, quando aveva 27 anni, ricevette un "no" anche dai Marines, che liquidarono la sua richiesta d'arruolamento dicendole che era troppo vecchia ed era miope. E, come se non bastasse, era una donna. 

L'idolo da ragazzina. Come tutte le ragazzine, anche Hillary ha avuto il suo idolo: Fabian, nome d'arte di Fabiano Anthony Forte, cantante e attore degli anni '50 e '60, bello e con il ciuffo. Hillary creò anche un fan club dedicato a lui. 

Hillary e Dio. Hillary è stata allevata dalla madre nella fede metodista (mentre il marito Bill Clinton appartiene alla Chiesa battista). In chiesa, dove la mamma faceva la catechista, le hanno insegnato: «Fai tutto il bene che puoi, con tutti i mezzi che hai, in tutti i modi che trovi, in tutti i posti possibili, in ogni momento utile, per tutte le persone che riesci il più a lungo possibile». 

L'incontro con Martin Luther King. Hillary aveva 14 anni quando ebbe l’onore di incontrare il reverendo Martin Luther King. Un ministro della chiesa che frequentava la portò insieme ad altri ragazzi a sentirlo parlare e lei riuscì a stringergli la mano.

La leader della scuola. Hillary è stata presidente di classe alla Maine East High School, membro del consiglio degli studenti e membro della National honor society. Quando entrò al Wellesley College fu riconosciuta come come miglior diplomata tra i maturandi, si laureò nel 1969 con onore in Scienze politiche e fu la prima studentessa nella storia del College a presentare la cerimonia di consegna dei diplomi: il suo discorso, che ricevette un'ovazione di sette minuti, fu oggetto di un articolo pubblicato dalla rivista Life. Quando si iscrisse alla scuola di legge di Yale era una della appena 37 ragazze del suo anno. Lì lavorò nel settore dell’istruzione per l’infanzia, andando porta a porta a New Bedford, nel Massachusetts, per raccogliere storie di bambini con disabilità a scuola. Anche da questa esperienza nacque la legge per la scolarizzazione dei disabili. 

Un passato da repubblicana. Cresciuta in una famiglia conservatrice, fino al 1968 abbracciò le idee repubblicane del padre, lavorando anche come volontaria per il candidato di destra Barry Goldwater nella campagna per la Casa Bianca del 1964. La svolta democratica avvenne alla fine degli anni 60 all'Università di Yale. 

Licenziata. Hillary ha raccontato che svolse uno dei primi lavori nel 1969, quando andò a ripulire il pesce dalla melma in Alaska ed eviscerarlo. Venne licenziata quando disse che alcuni pesci le sembravano andati a male. In seguito disse che quell'esperienza si rivelò utile per affrontare la vita a Washington. La veridicità del suo racconto, tuttavia, fu più volte messo in dubbio.

I primi lavori. Hillary ha lavorato con i bambini emarginati all'ospedale Yale-New Haven, ha svolto ricerche sui problemi dell'emigrazione e sullo sviluppo del cervello nell'adolescenze. Inoltre si è occupata di casi di abusi su minori e ha prestato assistenza legale gratuita a persone indigenti. 

Watergate. Il primo impegno politico di peso fu assolutamente "scottante": lavorò, infatti, nello staff della commissione di inchiesta sul Watergate che portò all'impeachment e alle dimissioni del presidente Richard Nixon. 

Avvocato di successo. Nel 1988 e nel 1991 il National Law Journal l’ha citata fra i cento avvocati più influenti d’America. 

La carriera politica. Hillary ha trascorso 8 anni come first lady del marito Bill Clinton (1993-2001), 8 come senatrice dello Stato di New York (2001-2009) e 4 come segretario di Stato degli Stati Uniti (2009-2013). Uscita dalla Casa Bianca nel 2001, iniziò la sua corsa per ritornarvi come Presidente. Nel 2008 partecipò alle primarie dei democratici, ma fu sconfitta a sorpresa dall'allora senatore dell'Illinois Barack Obama. Dopo quella campagna elettorale, Hillary può contare su un vastissimo appoggio di militanti che ha provveduto a coltivare negli anni.

Prima First lady in politica. Mentre Michelle Obama ha detto di non avere alcuna intenzione di candidarsi alla Casa Bianca, Hillary Clinton rappresenta un unicum: è la sola First lady ad aver fatto politica diventando senatore, segretario di Stato e candidandosi alla presidenza. 

I dubbi salla salute. Nel gennaio 2013 le fu diagnosticato un coagulo di sangue nella testa. Sottoposta a un intervento, Hillary vide diventare la sua salute una questione di Stato. «Se decidesse di correre per la Casa Bianca nel 2016, le domande sulla sua salute diventerebbero il tema principale - scrisse il Washington Post - E questa volta la sua squadra dovrebbe fornire risposte esaurienti». Così è stato, almeno in un'occasione, quando fu colpita da un malore alle celebrazioni per il 15° anniversario dell’11 settembre. Si scoprirà dopo che aveva la polmonite. Ancora una volta, tra le polemiche, segreti sulle sue condizioni di salute. 

Rifiutò la prima proposta di matrimonio di Bill. Hillary cominciò a frequentare Bill Clinton alla fine della primavera del 1971, quando erano entrambi studenti della Yale Law School. Lei racconta di essersi innamorata per un motivo specifico: «Non era spaventato da me». Però non si concesse subito: Bill fu costretto a farle la proposta di matrimonio due volte prima che lei accettasse. 

Il matrimonio e il cognome. Si sposarono l’11 ottobre 1975 a Fayetteville, in Arkansas, dove lui fu governatore dal '79 all'81 e dall'83 al '92, e lei lavorò come insegnante di diritto penale, procedura penale e all’interno delle carceri. Dopo il matrimonio entrò nello studio Rose Law Firm, come prima donna associata e come primo partner femminile. Nei primi anni di matrimonio, Hillary mantenne il suo cognome da nubile, Rodham. Lo cambiò nel 1982, quando Bill si ricandidò come governatore dell’Arkansas: serviva per la campagna elettorale. 

Madre e nonna. L’unica figlia è nata nel 1980: Chelsea deve il suo nome alla canzone di Joni Mitchell, Chelsea Morning. La figlia le ha dato due nipoti: nel 2004 è nata Charlotte Clinton Mezvinsky, il 18 giugno 2016 Aidan Clinton Mezvinsky. 

La bufera Lewinsky. La prova più dura per la coppia arrivò nel 1998, quando Bill, in quel momento Presidente Usa, fu travolo dal sexygate. Nonostante le rivelazioni sulla relazione extra-coniugale del marito con la stagista Monica Lewinsky, Hillary decise di rimanere con il marito: «Nessuno mi capisce meglio e nessuno mi fa ridere come lui - disse - Anche dopo tutti questi anni, lui è ancora la persona più interessante, energica e piena di vita che abbia mai conosciuto. Bill e io abbiamo iniziato un discorso nella primavera del 1971 e non lo abbiamo ancora terminato». E quando Bill fu operato al cuore, nel 2004, lei abbandonò tutti gli impegni politici per stargli accanto. 

Quel "sì" a Obama. Stava facendo una passeggiata con il marito e i suoi due cani quando il presidente Obama le telefonò per chiederle se voleva fare il segretario di Stato. A chi le chiede perché disse sì alla persona che l’aveva sconfitta per la nomination, risponde: «Perché quando il tuo presidente ti chiede di metterti al servizio della nazione, tu dici di sì».

I viaggi. Da segretario di Stato è andata in 112 Paesi, viaggiando in volo per un milione e mezzo di chilometri.

Il fiuto per il denaro. I suoi guadagni spiegano il suo senso per gli affari che viene da lontano. Nel 1978 investì 1.000 dollari in futures sulle materie prime: in dieci mesi diventarono 100mila. Quando Bill era governatore dell’Arkansas e lei faceva l’avvocato guadagnava molto più del marito: oltre 188mila dollari nel 1991. Lei stessa ha detto che non è più molto vicina alle classi popolari: non sa cosa succede a chi non ha denaro. Hillary e Bill Clinton hanno guadagnato 10,6 milioni di dollari lordi nel 2015 e pagato 3,6 milioni di dollari in tasse federali con un’aliquota al 34,2%. Lei e il marito hanno reso pubbliche le loro dichiarazioni dal 1977. 

La collaboratrice autorizzata a tutto. La più stretta collaboratrice di Hillary è come una seconda figlia per lei. Via e-mail l’autorizzazione per la massima confidenza: «Ti basta bussare alla porta della camera da letto se è chiusa».

Hillary "piccante" e le ricette segrete. Ama da morire gli Hot Chili Peppers: non la band, ma i peperoncini piccanti, e infatti mette salsa piccante ovunque. La sua principale debolezza di gola è comunque il cioccolato, tanto da spingerla a elaborare una ricetta (pubblicata) per fare biscotti con le gocce di cioccolato da gustare con il tè al latte: un rito che impegna anche le sue collaboratrici, alle quali chiede nelle email di prendere latte scremato e di ricordarle di portare nuove tazze in ufficio. 

Negata per il canto. E' stonata come una campana, per sua stessa ammissione: la sua insegnante di musica le diceva di fingere quando cantava nel coro. Quando Chelsea era bambina cantava per lei, ma a un certo punto la figlia le ha chiesto di non farlo mai più. Rassegnatasi davanti all'evidenza, la musica si accontenta di ascoltarla: i suoi cantanti preferiti sono i Beatles e Adele. 

Un Grammy come rivincita. Quando era First lady ha vinto un Grammy, il più prestigioso premio del mondo della musica. Lo ha ricevuto per il miglior album parlato: era l’audiolibro tratto dal suo "It takes a village". 

Gli hobby. Le piace leggere libri gialli e mistery quando non deve leggere documenti e seguire attualità. E poi si dedica allo Yoga, anche se ammette di non farne abbastanza. Per quanto riguarda la tv, per passare una serata tranquilla sceglie due serie: "The good wife" e "Parks and recreations". Quello che non le piace sono le eccessive critiche del canale Fox News.

Un disastro con le nuove tecnologie. Le vuole conoscere, ma sbaglia quando scrive. Mitica quando chiede a un collaboratore un "hPad" invece di un iPad. 

Su Twitter "icona della messa in piega". Hillary è sbarcata su Twitter nel giugno 2013, definendosi nel profilo «moglie, madre, avvocato, segretario di Stato, scrittrice, proprietaria di cani, icona della messa in piega, patita di tailleur, demolitrice di barriere di genere, altro da definire». Quest'ultimo è un riferimento implicito alla campagna presidenziale 2016. A tutt'oggi vanta 9 milioni e 790mila follower. 

Non guida dal '94. Si dice che non guidi una macchina dal 1994: sicuramente non lo fa dal 1996. Secondo il Guardian glielo hanno consigliato i servizi di sicurezza. 

Regge l'alcol più degli uomini. Nel 2004, durante una missione in Estonia con un gruppo di giornalisti, battè tutti in una gara di bevute. Era in finale con John McCain, senatore dell’Arizona. Gli altri si erano fermati a 3 vodka. Loro hanno proseguito e lei, secondo il padrone del ristorante Gloria di Tallinn, vinse. Lei dice invece che fu un pareggio.

Lusingata dal rapinatore. «Dovrei sentirmi lusingata?» si è chiesta Hillary alla notizia di un rapinatore che aveva usato una maschera con le sue fattezze per coprirsi il volto. I collaboratori le ricordano che quella di Nixon è stata usata 11 volte in occasioni analoghe.

Il suo "First gentleman". È il ruolo, con Hillary vincitrice delle elezioni, che dovrebbe assumere Bill, primo presidente a rientrare alla Casa Bianca come consorte.
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