Torino, trapianto record al Regina Margherita su un bimbo di 7 anni: era collegato da 2 anni a un cuore artificiale

Mercoledì 17 Marzo 2021
Torino, trapianto record al Regina Margherita su un bimbo di 7 anni: era collegato da 2 anni a un cuore artificiale

Ha atteso il trapianto per 525 giorni in ospedale, collegato a un cuore artificiale poi finalmente è tornato a vivere, Protagonista un bambino di 7 anni operato con successo all'ospedale Regina Margherita della Città della Salute di Torino. Un vero e proprio record a lieto fine dopo un anno e mezzo vissuto grazie a un cuore artificiale Berlin Heart, il tempo di impianto più lungo tra i piccoli eroi della Cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale infantile torinese.

Il bambino sta bene ed è già stato dimesso.

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Una bellissima storia dal fronte sanità, in questi giorni così difficili. I problemi per il piccolo erano iniziati circa due anni fa. Nato in Marocco, ha condotto una vita tranquilla fino all'estate 2019, quando ha iniziato ad accusare i sintomi di insufficienza cardiaca. Con la madre raggiunge il padre che per motivi di lavoro vive in Liguria e, dopo una breve degenza in un altro ospedale pediatrico italiano, viene trasferito in elicottero al Regina Margherita. Neanche il tempo di entrare nella Terapia Intensiva cardiochirurgica (diretta dal dottor Sergio Michele Grassitelli) che il suo cuore si ferma. Viene rianimato e sottoposto ad impianto di una circolazione extra-corporea ECMO. Pochi giorni dopo, non evidenziandosi un recupero, viene impiantato un cuore artificiale Berlin Heart. Questo lo tiene in vita e gli consente di riprendersi. Per 525 giorni è rimasto collegato ad un cuore artificiale. Il tempo di impianto più lungo tra i piccoli eroi del Regina. Per rendere la degenza più confortevole, il piccolo paziente ha trascorso alcuni periodi nei locali dell'Isola di Margherita, lo spazio identificato nel Regina Margherita per le lungodegenze dei pazienti dell'Oncoematologia (diretta dalla professoressa Franca Fagioli, Direttore Dipartimento Patologia e Cura del Bambino "Regina Margherita" della Città della Salute).  Poi, finalmente, grazie a un gesto di generosità, viene sottoposto con successo al trapianto di cuore dall'équipe dei cardiochirurghi pediatrici, diretta dal dottor Carlo Pace Napoleone.

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Un recupero molto veloce, lo stupore di svegliarsi senza il ventricolo artificiale adagiato sull'addome, collegato a una consolle di comando che lo teneva in vita ma lo limitava in tutte le azioni che un bambino dovrebbe essere libero di fare. Qualche giorno di degenza tra i cardiologi pediatrici e gli infermieri della dottoressa Gabriella Agnoletti, seguito con attenzione dal dottor Enrico Aidala, cardiochirurgo responsabile del Programma Trapianti, e nei giorni scorsi la dimissione.

Ultimo aggiornamento: 12:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA