Web, caccia ai voti M5S e poteri a Parisi Ecco il manifesto della nuova Forza Italia

Giovedì 21 Luglio 2016 di Giampiero Timossi
Web, caccia ai voti M5S e poteri a Parisi Ecco il manifesto della nuova Forza Italia


ROMA Un nuovo nome per un nuovo partito, «basato sul modello del 94, un modello forza vendita, che scoraggi lotte di potere intestine». Ma anche un partito che guardi al M5S, per «presenza sul web» e «selezione delle persone che ne esprimano la voce sui media». Un bel miscuglio, ma così parlò Stefano Parisi. Anzi, così ha scritto, perché è quello che preferisce fare. Dopo aver incontrato Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, il già candidato sindaco di Milano si è messo al lavoro. E in una sola notte ha messo nero su bianco il programma per il rilancio del partito.

LA VICENDA
Domenica sera la cena ad Arcore. Dove, con Berlusconi e Parisi, erano presenti anche Marina Berlusconi (presidente di Mondadori) e il nuovo segretario dell'ex premier Valentino Valentini. «Voglio che sia lei il nuovo coordinatore nazionale di FI», ha spiegato l'ex cavaliere. Parisi, a modo suo, ha preso tempo. E, sempre con il basso profilo che gli viene riconosciuto, ha posto alcune condizioni inderogabili. Una su tutte: vuole avere potere reale, poter intervenire e non subire i veti incrociati nel partito. Insomma, un possibile sì potrebbe arrivare, ma a determinate condizioni. La stessa strategia scelta quando a Parisi venne offerto di candidarsi per la carica di sindaco di Milano. E nell'attesa quali strategie ha messo in campo l'ex city manager del capoluogo lombardo? In apparenza nessuna, mettendosi comunque a disposizione e al lavoro, subito. Così già domenica notte, rientrato a casa, Parisi ha scritto la prima bozza del nuovo programma, un vero manifesto per il rilancio di FI. E lunedì ha inviato quanto scritto a Silvio Berlusconi, via mail.

La reazione dell'ex premier? «Entusiasta», fanno sapere dal suo entourage. Decisamente meno entusiasmo pare abbiano mostrato i capogruppo del partito a Camera e Senato, Renato Brunetta e Paolo Romani. Che hanno incontrato Berlusconi martedì, a colazione. Ribadendo le difficoltà tra le varie anime che al momento dividono FI. E non credendo al ruolo di Parisi. Brunetta e Romani non avrebbero letto il manifesto del candidato coordinatore.

I CONTENUTI
Ecco, in anteprima, cosa contiene la mail inviata da Parisi a Berlusconi. Si parte con il posizionamento politico del partito. Scrive Parisi: «FI deve tornare a essere una piattaforma di governo liberal-popolare. La forza trainante di una coalizione ampia e trasversale, in cui coesistano posizioni più o meno radicali di cui FI sia il punto di equilibrio. Popolare, nel saper interpretare in modo nuovo il rapporto coi cittadini, andando oltre il centrodestra e contendendo elettori al M5S». Nel documento questo non è l'unico riferimento ai risultati ottenuti alle ultime amministrative dalle candidate e dai candidati di Beppe Grillo. Un fenomeno al quale Parisi dedica un intero paragrafo, il secondo. Titolo: la politica anti-politica. Scrive l'ex candidato sindaco: «FI deve rappresentare, in questo momento, una politica che sa rigenerarsi, per riportare la gente a fare politica e a credere nella politica. Una politica che sappia coinvolgere le persone in modo consapevole e serio, non con emergenzialismi o propaganda di pancia». E ancora, puntando sul rilancio dei quadri del partito: «Una politica che torni a dialogare con i corpi intermedi e che sappia valorizzare una nuova classe dirigente di persone: una classe dirigente che torni a conquistare persone e voti con affidabilità, equilibrio e determinazione». Quindi il secondo riferimento esplicito ai Cinque Stelle: «Una politica anti-politica, che sia nuova e attrattiva quanto lo è il M5S, ma opponga al dilettantismo di quest'ultimo la capacità di selezionare persone, competenze e idee credibili».
Ma la mail di Parisi entra anche nei dettagli. Sull'Europa, «opponendo alla burocrazia di Bruxelles una critica costruttiva, seria e credibile». Sulla politica estera, «ampiamente atlantista, che non lasci spazio a indecisioni sul ruolo degli Usa o di Israele». Sulle libertà economiche «e la loro difesa inflessibile», con una pubblica amministrazione «più semplice e digitale» e una giustizia che «smetta di occuparsi di politica».
Ma è la «due diligence» introduttiva quella alla quale Parisi tiene di più e anche l'argomento che sembra aver colpito in modo particolare Berlusconi.
Così nasce il programma del nuovo partito. Anche con un programma di lavoro già definito: «Dopo aver cambiato il nome e lo statuto di FI, daremo prova di ripartire dai contenuti organizzando una conferenza programmatica, alla quale seguirà un tour dei capoluoghi di provincia di tutta Italia». Scritto, inviato e approvato. E domani il manifesto di Parisi sarà al centro degli stati generali di Forza Italia, convocati ad Arcore. Oltre a Brunetta e Romani, assicurano ci sarà anche Giovanni Toti, governatore della Liguria. E coordinatore di Forza Italia, aspettando il commissario (straordinario) Parisi.

Ultimo aggiornamento: 22 Luglio, 09:44