Reddito di cittadinanza, no della Lega alla proposta 5 stelle

Giovedì 29 Marzo 2018 di Stefania Piras
Il reddito di cittadinanza alla prova della realtà
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No della Lega al reddito di cittadinanza proposto dai 5 stelle.

«Dopo 5 anni di propaganda ora scoprono che si sono sbagliati. Per anni hanno promesso soldi, illudendo le persone e speculando sulla pelle di chi non ce la fa. Passata la festa, gabbato lo santo. Vergogna». È questo il tweet in cui l'esponente Pd Michele Anzaldi critica, in maniera dura, il reddito di cittadinanza portato avanti dal M5S, rilanciato dall'account Lega-Salvini Premier.

«Non è equivocabile che il reddito di cittadinanza era ed è una priorità. Il reddito universale è un'altra cosa, lo sanno tutti tranne Anzaldi», è la replica del deputato M5S Alfonso Bonafede parlando con i cronisti. Sulle dichiarazioni di Bonafede, in cui differenziava l'applicabilità del reddito universale da quello di cittadinanza, questa mattina in un'intervista è tornato il Dem Michele Anzaldi. E le parole molto critiche dell'esponente Pd sono state rilanciate anche dalla Lega. «Ora tutti rilanciano un tweet basato su una notizia sbagliata, su un errore», spiega Bonafede.

Intanto i 5 stelle, e soprattutto l'anima ortodossa, sentono la necessità di rimarcare e soprattutto di mantenere l'impegno elettorale nonché cavallo di battaglia del Movimento. A parlare in chiaro è Paola Nugnes, senatrice napoletana super ortodossa. «L'obiettivo del M5s resta il reddito di cittadinanza, la nostra è una soluzione sistemica. Tutto il resto può andare bene in quest'ottica ma resta un palliativo», sono le sue parole, con una timidissima e in tutti i casi inedita apertura al Rei, il reddito di inclusione varato dal governo uscente che costa circa 2 miliardi e riguarda 900mila persone.

Secondo Nugnes 
«soluzioni diverse non dissimili da quelle già messe in campo, anche dal Pd, se vanno a sostegno dei redditi dei meno abbienti è ben vista.

Ma non è la soluzione sistemica che noi vogliamo dare. Il Rei - continua - può essere un palliativo». Per Nugnes «la questione del supporto al reddito insieme alle misure di avvio al lavoro è una questione che richiede innanzitutto di rivedere le agenzie del lavoro. Sono questioni che hanno temi e costi impegnativi ed una copertura su tutto quello che è il disagio economico molto estesa». E nel Def targato M5S, si andrà proprio in questa direzione. 

 

Ultimo aggiornamento: 17:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA