Come insegna il caso Anna Frank, va di moda guardare - male - all'indietro ormai in Italia.
Da Rosatellum a Fascistellum, Pd nel mirino tra incongrui paragoni col Ventennio
Mercoledì 25 Ottobre 2017 di Mario AjelloE allora, al Senato nel giorno del grande scontro sul Rosatellum non si fa che parlare di Fascistellum. Chi alla buvette sta facendo colazione - i bersaniani di Mdp - non fanno che ripetere contro il Pd che «neanche i fascisti facevano queste cose» (ossia abusavano del voto di fiducia sulla legge elettorale). E fuori? Arrivano i primi grillini in piazza del Pantheon e parlano così: «Sono una casta che deve cadere e cadrà». Chi anche disse queste parole? L'ardito anarco-fascista Mario Carli, il 14 luglio 1919, contro il Parlamento (come si legge nel bel libro appena uscito del senatore Andrea Augello: "Arditi contro" (Mursia). E lo stesso Augello si aggira in questo caos da Rosatellum. Dove il diciannovismo della piazza grillina e il revival dentro il Palazzo di paragoni con il fascismo fanno molta scena ma appaiono un po' incongrui.