Crollo Genova, Delrio: aumentammo manutenzioni dell'80%

Lunedì 20 Agosto 2018
Crollo Genova, Delrio: aumentammo manutenzioni dell'80%

dal nostro inviato Mauro Evangelisti
L'ex ministro dei Trasporti Graziani Delrio spiega: «A questo paese manca il senso dell’interesse nazionale, per la prima volta rompo il mio silenzio dopo i funerali di Genova. Interesse nazionale significa: il paese ha bisogno di verità e di coesione. Io non mi auguro che Giorgetti fallisca». 

Vecchio e nuovo governo seduto uno vicino all’altro in uno degli incontri del Meeting di Cl, a Rimini, cominciato ieri con il titolo “Le forze che muovonola storia sono le stesse che rendono l’uomo felice”. Al tavolo, introdotti da uno dei leader di Cl, Giorgio Vittadini, ci sono il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti (Lega) e l’ex ministro delle Infrastrutture e presidente dei deputati del Pd. Tema del giorno: "Le prospettive della democrazia".

 



In realtà, come era inevitabile l’attenzione è stata comunque deviata sul crollo del ponte di Genova. Non a caso, Vittadini, nel corso dell’introduzione ha ricordato la necessità di collaborazione tra le varie anime del Paese, per superare la fase difficile. Allo stesso tavolo c’erano Mariastella Gelmini, presidente dei deputati di FI, Maurizio Lupi (molto vicino a Cl) presidente dell’intergruppo Per la sussidiarietà, Massimiliano Romeo, presidente dei Senatori della Lega.

Inevitabile, però, che la curiosità maggiore sia per Giorgetti, punto di riferimento per Cl all’interno della Lega, ma anche Delrio, che da ex ministro delle Infrastrutture,vive con ancora più dolore la vicenda di Ponte Morandi. 

Quando Delrio parla, presentando il manifesto per la sussidiarietà, chiede un ricordo per le vittime di Genova. Osserva: «Ognuno di noi deve capire il limite dell'azione politica: noi abbiamo fatto un piano infrastrutturale da 130 miliardi, abbiamo aumentato dell'80% le manutenzioni, ma non è detto che si raccolga quello che si semina. Questo rimane un Paese fragile», ha affermato Delrio. «Poi la politica deve fare il suo mestiere fino in fondo», ha aggiunto l'ex ministro alle Infrastrutture.

«Noi abbiamo aumentato i fondi per la manutenzione, ma non è bastato, questo è un paese fragile. Questo Paese ha anche bisogna dell’alta velocità, il 93 per cento delle merci verso la Francia viaggia su gomma. Sono un uomo che ha raggiunto una certa età, ho avuto difficoltà sono figlio di un povero muratore che è diventato medico. Bene ora sono spaventato dal fatto che si sta diffondendo l’idea che ogni tuo vicino è un tuo competitor, è una cosa spaventosa. Dobbiamo educare alla cooperazione, non alla competizione. Se Giorgetti mi chiede di badare suo figlio perché è impegnato al governo, io lo aiuto, io non mi auguro che lui fallisca, ve lo assicuro», ha insistito Delrio.

Secono la Gelmini in Italia c’è il rischio di una deriva autoritaria. «Non abbiamo bisogno di statalizzazioni, hanno già fallito». Un concetto rilanciato anche da Lupi che ricorda: «Dobbiamo trasformare la rabbia in coraggio. Ma davvero vogliamo tornare allo Stato che fa tutto? Quanti anni ci sono voluti per costruire la Salerno-Reggio Calabria?».


 

Ultimo aggiornamento: 13:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA