Charlie, Grillo: «Ue senza anima». Renzi: «Il caso meritava più attenzione»

Venerdì 30 Giugno 2017
«Omicidio legalizzato», «cinismo aberrante», «barbarie inaccettabile», «eugenetica di Stato»: il caso del piccolo Charlie Gard al quale verrà staccata la spina, come da «sentenza» della Corte europea dei diritti umani, ha scosso il mondo politico che ha riversato sull'Europa e sulla sua algida burocrazia tutta la rabbia e la sofferenza per quel senso di impotenza che stringe lo stomaco quando ci si trova di fronte ad un evento inaccettabile, come la morte di un bimbo di 10 mesi.

Nello strazio dei genitori, che hanno perso la lunga battaglia per prolungare in qualche modo la tormentata vita del figlio, si sono immedesimati tutti i politici da destra a sinistra che si sono scatenati contro il «cinismo» dell'Europa, e anche dell'Ue che però nulla ha a che vedere con la Cedu. Lo ha rimarcato il sottosegretario agli esteri Benedetto della Vedova per il quale «accusare l'UE di aver contribuito ad 'ammazzarè Charlie non è un modo onesto per difendere i diritti di un bambino, ma solo un modo osceno di strumentalizzare la discussione pubblica italiana cercando di ingannare gli elettori emotivamente coinvolti dalla vicenda». Sofferenza e sconcerto nelle parole del segretario Pd: «il dolore di quei genitori e di quel bambino mi rimbomba in testa continuamente. Mi sembra insopportabile per noi, figuriamoci per quella povera famiglia che vive queste ore così. Perché la Corte Europea dei diritti umani (diritti?) non ha concesso la cura sperimentale in America?»; e ancora: «un piccolo cucciolo d'uomo non valeva un'attenzione diversa delle autorità europee?».

All'attacco dell'Europa, Beppe Grillo: «Neppure Pilato se ne lavò le mani in questo modo.
Charlie Gard non è clinicamente morto, i suoi genitori non desiderano che siano spente le macchine che lo tengono in vita, addirittura se ne andranno via! Un viaggio di coraggio e di speranza: una musica che trova orecchie da mercante in questa europetta insipida e senz'anima». «È un omicidio con la complicità, anche questa volta, dell'Ue che tace», gli ha fatto eco il leghista Matteo Salvini. E c'è anche chi, come Giorgia Meloni, leader di Fdi, ha invocato un intervento di Papa Francesco. E chi, come Lucio Malan di Forza Italia, si è appellato al Colle per una iniziativa presso la Regina Elisabetta.
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