Berlusconi a Ischia: «Se non ho la maggioranza mi ritiro»

Sabato 14 Ottobre 2017
Berlusconi a Ischia: «Se non ho la maggioranza mi ritiro»
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La prospettiva a cui lavora Silvio Berlusconi è di tornare «a governare» con il centrodestra. E non con le larghe intese: «Lo escludo, per storia e ideologia», ha dichiarato il leader di Forza Italia, nel sabato che lo ha visto ritornare di nuovo in pubblico, a Ischia, dove, dopo un guaio con lo yacht, ha visitato le zone terremotate. Berlusconi guarda con interesse alle elezioni politiche di primavera, perché le considera un'occasione di riscatto personale, oltre che politico.

Se questa volta non otterrà un successo pieno, ha spiegato, per lui, che ha 81 anni, saranno anche le ultime: «Se non ho la maggioranza - ha infatti scandito - io mi ritiro, perché è colpa degli italiani se non sanno distinguere chi è capace da chi invece non ha mai fatto niente». Di più: Berlusconi è convinto che una vittoria del M5S porterebbe al governo non Luigi Di Maio ma l'ex magistrato Piercamillo Davigo, che ha definito «un concentrato di odio, invidia e rabbia». «Se sarà così, io dall'Italia me ne vado», assicura. Rimanendo però al presente, l'accordo sulla nuova legge elettorale sembra aver rilanciato il cammino di un'alleanza di centrodestra imperniata sulle due forze principali. Forza Italia, appunto, e la Lega. Berlusconi, come ai vecchi tempi, oggi si è speso su due fronti: mentre parlava al Sud (dicendo di volere la maggioranza non tanto per la coalizione quanto «per Forza Italia», ha inviato un videomessaggio al Nord, a Milano, per sostenere le ragioni del referendum per l'autonomia della Lombardia. Che, ha sottolineato l'ex premier, «non è contro i cittadini di altre regioni, che sono nostri fratelli», ma può essere da modello per tutti. In prima fila, Roberto Maroni ha applaudito.

Il presidente della Regione Lombardia aspettava l'appello al voto di Berlusconi, con il quale mercoledì avrà un impegno pubblico.

Ma soprattutto si è proposto come elemento di continuità della coalizione, liquidando anche le incomprensioni con Giorgia Meloni come «assolutamente superabili». Berlusconi «è un uomo immortale», ha detto l'ex leader del Carroccio sul palco di Forza Italia, e «per noi, lo dico da leghista e da alleato, è veramente una garanzia». La chiosa di Matteo Salvini è arrivata in serata. «Sono convinto - ha dichiarato il segretario della Lega - che il centrodestra vincerà e che saremo al lavoro per i prossimi 10 anni almeno». Sul programma, i punti di contatto con FI e FdI sono del resto molti, come la riduzione delle tasse e l'introduzione del vincolo di mandato per i parlamentari elencati anche oggi da Berlusconi. Prima ci sarà però da trattare sui collegi del Rosatellum. Anche per questo diventa «fatale» (copyright sempre di Maroni) quel vertice dei leader del centrodestra che è stato finora rimandato anche perché sia Berlusconi sia Salvini sognano di sedere (indirettamente o direttamente) a Palazzo Chigi.
 

Ultimo aggiornamento: 15 Ottobre, 09:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA