Una massa che assedia il palazzo del governo e quello del presidente. E una statua simbolo, quella di Lenin, abbattuta. «Siamo un milione», dicono i manifestanti pro-europei che si sono riuniti nel centro di Kiev, in Ucraina, per chiedere le dimissioni del presidente Ianukovich in seguito al suo voltafaccia sull'accordo di associazione con la Ue a favore della Russia.
Lenin abbattutto I manifestanti anti-governo, tornati oggi in piazza a Kiev, hanno abbattuto una statua di Lenin, nel cuore della capitale ucraina. Secondo quanto si legge sul sito «KyivPost», i manifestanti che protestano contro il presidente filorusso Viktor Yanukovich hanno tirato giù la statua con l'aiuto di una fune d'acciao. Quindi, l'hanno decapitata, al grido di «Yanukovich sei il prossimo» e intonando l'inno nazionale ucraino.
Anche Sheva I manifestanti pro-Ue stanno presidiando la sede del governo ucraino, mentre alcuni di loro si stanno dirigendo verso il palazzo del presidente. Il deputato dell'opposizione Andrii Shevchenko ha scritto su Twitter che i dimostranti «hanno bloccato pacificamente via Grushevsky (dove c'è il palazzo del governo)» e le vie attorno, mentre secondo il Kyiv Post alcuni manifestanti si stanno dirigendo verso il palazzo presidenziale: tra loro c'è anche il leader del partito ultranazionalista 'Svobodà Oleg Tiaghnibok.
L'assedio al presidente Oltre alla sede del governo, i manifestanti pro-Ue a Kiev presidiano anche il palazzo del capo dello Stato. Circa 2.000 dimostranti hanno bloccato l'accesso all'edificio da via Luteranska, dove hanno eretto barricate e montato quattro grandi tende militari. La maggior parte dei manifestanti sventola bandiere del partito ultranazionalista 'Svobodà, ma ci sono anche bandiere ucraine e del partito di Iulia Timoshenko 'Patrià. Centinaia di agenti in assetto antisommossa sono schierati a difesa dell'edificio.