Turchia annuncia: sospendiamo convenzione europea diritti umani

Giovedì 21 Luglio 2016
Turchia annuncia: sospendiamo convenzione europea diritti umani

Dopo aver annunciato lo stato di emergenza per 3 mesi, «la Turchia sospenderà la Convenzione europea sui diritti umani, come ha fatto la Francia». Lo ha annunciato il vicepremier e portavoce del governo di Ankara, Numan Kurtulmus, aggiungendo che comunque l'esecutivo spera di poter revocare lo stato di emergenza già dopo «40-45 giorni».

Nel Paese prosegue la caccia ai
«cospiratori». Almeno 32 altri giudici sono stati arrestati con l'accusa di legami con la rete di Fethullah Gulen, accusato da Ankara del fallito golpe. Lo riporta l'agenzia statale Anadolu. In manette sono finiti anche altri 2 militari. Ieri sera Erdogan aveva fissato a 9.002 il numero degli arresti già effettuati. Dopo il golpe fallito ci sono stati «più di mille soldati disertori», ha detto il vicepremier di Ankara, Mehmet Simsek, fissando anche il numero dei militari arrestati finora a 6.823.

Intanto l'agenzia iraniana Fars rivela che l'intelligence russa avvertì i servizi turchi del tentativo di golpe che si stava preparando, in seguito ad alcune intercettazioni raccolte dall'esercito di Mosca nella regione, probabilmente dalla sua base aerea a nord di Latakia in Siria.

La Fars cita non specificati media arabi. Questi ultimi avrebbero citato fonti diplomatiche ad Ankara. Secondo le fonti, l'esercito russo avrebbe captato comunicazioni altamente sensibili e intercettato messaggi radio in codice che rivelavano l'imminente tentativo di golpe, e in particolare l'invio di vari elicotteri militari nell'albergo dove si trovava Erdogan per catturarlo o ucciderlo.

L'Europa e gli Usa assistono con preoccupazione alla stretta sui diritti attuata da Ankara dopo il tentato golpe. La reazione di Ankara al fallito golpe «è inaccettabile», ha detto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni a margine della Conferenza ministeriale della coalizione globale anti-Isis in corso a Washington, dove ha rinnovato «l'invito al governo e alle autorità turche a contenere questa reazione nell'ambito del rispetto delle regole e dello stato di diritto». «Ormai - ha dichiarato Gentiloni -la lunga scia delle vendette, delle liste di proscrizione, delle epurazioni e degli arresti di massa è davvero inaccettabile. Lo dice un governo che, come tutti i governi dei paesi occidentali, ha condannato il tentativo di colpo di stato ma la reazione a questo tentativo non può essere una reazione che stravolge le regole dello stato di diritto e del rispetto della legge». «Quello che sta succedendo in queste ore in Turchia - ha aggiunto - per noi è inaccettabile e rinnoviamo qui da Washington, come abbiamo fatto da Bruxelles, l'invito al governo e alle autorità turche a contenere questa reazione nell'ambito del rispetto delle regole e dello stato di diritto». 

«A proposito dei rapporti fra Unione Europea e Turchia, esprimo la mia profonda preoccupazione per le notizie riportate dalla stampa internazionale sulle reazioni del governo turco al tentativo di colpo di Stato», ha detto il presidente del Senato Pietro Grasso nel corso della cerimonia del Ventaglio.

La Casa Bianca invita la Turchia «a proteggere le tradizioni e le istituzioni democratiche», ha detto il portavoce Josh Earnest commentando la notizia della sospensione della convenzione sui diritti umani. «Anche se la voglia di fare giustizia è comprensibile, il governo deve dimostrare il rispetto del suo impegno verso la democrazia», ha aggiunto Earnest.


La Germania ha lanciato un nuovo appello alla Turchia perché «eviti la caccia alle streghe». Il ministro degli Esteri Frank-Walter Steinmeier chiede che lo stato di emergenza «sia limitato al tempo necessario e poi revocato immediatamente. Prolungarlo significa indebolire la Turchia sia all'interno che all'esterno». Steinmeier ha chiesto quindi ad Ankara di «rispettare i principi dello stato di diritto» e di «mantenere la giusta misura delle cose».

Il ministro degli Esteri austriaco Sebastian Kurz ha convocato per oggi l'ambasciatore turco per «chiarire in quale direzione Ankara intenda andare». Lo ha detto lo stesso Kurz alla radio pubblica Orf. Ci sono anche indicazioni che i cittadini turchi scesi in strada a Vienna la notte del fallito golpe siano stati «direttamente esortati dalla Turchia», ha aggiunto: questo è «assolutamente insostenibile e vogliamo protestare». «Inaccettabili e incomprensibili» sono per il ministro anche le misure prese finora da Erdogan.

Ultimo aggiornamento: 24 Luglio, 12:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA