Usa, Trump alza la voce: «Cina e Russia sono nostre nemiche»

Martedì 19 Dicembre 2017 di Anna Guaita
Usa, Trump alza la voce: «Cina e Russia sono nostre nemiche»

NEW YORK - Sorrisi, cene, lunghe telefonate amichevoli: se il comportamento di Donald Trump aveva fatto credere che la strategia americana verso i tradizionali rivali russo e cinese sarebbe stata morbida, ieri il presidente ha spiegato al mondo che quella impressione è sbagliata. Nel presentare ai suoi concittadini l'atteso programma sulla strategia nazionale, Trump ha definito Mosca e Pechino «potenze revisioniste» che sfidano gli Stati Uniti e vogliono modificare il mondo. Isolandole nel palcoscenico mondiale, l'una a fianco all'altra, ha detto che Russia e Cina «sono decise a influire sull'economia rendendola meno libera e meno giusta, sono intenzionate a rafforzare i loro eserciti, reprimere i loro cittadini e allargare le loro sfere di influenza».

LO SCENARIO
Nel quadro della sicurezza che il presidente ha dipinto, sembra dunque di tornare al passato, a un mondo diviso fra superpotenze rivali, in cui è solo saltuariamente possibile qualche forma di collaborazione. L'atteso quadro della sicurezza che i ministri di Trump hanno impiegato quasi un anno a stilare, dovrebbe garantire che l'America «torni grande», ed è stato approvato dall'intero gabinetto presidenziale. In realtà, almeno due terzi del discorso sono sembrati una eco dei suoi interventi elettorali, tipo i comizi della «America First», senza neanche una parola sul Russiagate, e invece con l'inevitabile lista dei peccati delle Amministrazioni precedenti, accusate di ogni possibile male ed errore: dall'aver sottoscritto «disastrosi accordi commerciali», all'aver rinunciato «a chiedere agli Alleati di ripagare le spese della loro difesa», all'aver permesso che la Corea si fornisse di armi nucleari, ecc. Disegnato un cupo passato di grottesca incompetenza, Trump offre poi i quattro pilastri su cui lui invece intende basare la sua dottrina: proteggere la patria, promuoverne la prosperità, assicurare la pace attraverso la forza, assicurare l'influenza americana nel mondo. E per arrivarci si passa attraverso il rifiuto dell'Accordo di Parigi sul clima e la bocciatura della Trans Pacific Trade Partnership, due trattati che a giudizio di Trump avrebbero indebolito gli Usa, favorito i rivali, e tolto posti di lavoro agli americani.

I TEMI
Poi Trump promette di combattere contro l'accordo sul nucleare iraniano e di chiedere maggior impegno internazionale contro la Corea del Nord, si impegna a lottare contro accordi commerciali che giudica ingiusti e a imporre agli alleati Nato di pagare di più per la difesa europea. La sicurezza si ottiene con un rafforzamento economico che passa attraverso un confronto con il resto del mondo. Una sfida che diventa anche militare, con la lotta contro la cyber war (per la quale però neanche cita il collegamento con la Russia), e con la proposta di modernizzare le forze armate, fortificare i confini, e la promessa di fermare «il terrorismo radicale islamico». Il presidente ripesca dunque quella parola, «islamico», che la precedente Amministrazione aveva evitato per non inimicarsi la comunità islamica nazionale e perderne la collaborazione nella lotta al terrorismo.
Trump non ha manifestato la vitalità che aveva nei suoi comizi. Anzi, in molti hanno notato che sembrava a momenti incerto. E ha fatto particolare effetto che ogni volta che ha preso il bicchiere per bere, lo ha dovuto tenere con entrambi le mani, quasi temesse che gli scivolasse per terra.

Il discorso è arrivato proprio nel giorno in cui, all'Onu, si è evidenziato l'isolamento internazionale degli Stati Uniti, con l'approvazione (14 contro 1) della risoluzione che avrebbe invalidato la decisione di trasferire a Gerusalemme l'ambasciata americana in Israele.

Washington ha poi bloccato la risoluzione ricorrendo al potere di veto, e l'ambasciatrice Nick Haley ha lanciato un duro avvertimento agli alleati: «Quello che abbiamo visto oggi è un insulto, non lo dimenticheremo».

Ultimo aggiornamento: 20:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA