La procura di Roma potrebbe chiedere a breve, tramite rogatoria internazionale, alle autorità del Bangladesh di avere copia degli atti dell'inchiesta sull'attacco terroristico in cui sono morti nove nostri connazionali. Contestualmente, il pm Francesco Scavo, titolare degli accertamenti, potrebbe chiedere di interrogare il terrorista arrestato. In assenza di un trattato di reciproca assistenza giudiziaria tra Italia e Bangladesh, la magistratura della capitale confiderebbe in quello che in gergo è chiamato «atto di cortesia».
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