L'Italia replica alle accuse tedesche, Macron chiama Conte: vediamoci

Domenica 27 Maggio 2018 di Marco Ventura
L'Italia replica alle accuse tedesche, Macron chiama Conte: vediamoci


ROMA Putin, Macron, il New York Times, lo Spiegel in Germania, Steve Bannon ideologo globale del populismo ed ex stratega di Trump La comunità internazionale prende le misure a Giuseppe Conte e si schiera pro o contro il governo M5S-Lega, oppure si limita a stabilire un contatto. Apertura di credito da Vladimir Putin: «Conosciamo gli umori dei politici candidati al governo in Italia e siamo al corrente delle loro dichiarazioni molto positive sul fatto che le sanzioni alla Russia ostacolano lo sviluppo. Aspettiamo di vedere come questo si tradurrà in pratica, perché capiamo che un conto è parlare fuori dall'ambito del governo, un altro assumersi le responsabilità per obblighi presi in precedenza».

NO SANZIONI
Salvini e i 5S sono più volte intervenuti contro le sanzioni alla Russia, specialmente il leader leghista che ne fa una questione d'interesse nazionale. E proprio ieri la Coldiretti, elaborando i dati Istat, ha sottolineato che le sanzioni hanno comportato per l'Italia una perdita di circa 3 miliardi, con un -1.21 per cento delle esportazioni Made in Italy nel 2018. Alle perdite dirette per mancate esportazioni si sommano poi quelle indirette dovute al danno provocato dalla diffusione sul mercato russo di imitazioni dei marchi italiani. Il presidente russo riconosce che «neppure nei momenti più burrascosi si sono interrotti i rapporti di grande fiducia tra Italia e Russia e questo atteggiamento ha un carattere super partes, va oltre i partiti, l'Italia aggiunge - è stata costretta a subordinarsi alle scelte collettive dell'UE aderendo alle sanzioni». L'ostilità verso il governo giallo-verde si manifesta più che nei rapporti istituzionali, sulle pagine dei grandi fogli che rappresentano «l'establishment», per dirla con Steve Bannon, già testa d'uovo di Trump, intervistato su Sky da Maria Latella: «Il mondo intero guarda all'Italia, indipendentemente da quello che sostiene il New York Times coi suoi editoriali. È arrivato il momento di celebrare questo grande cambiamento» dopo le elezioni del 4 marzo. Il Nyt titola infatti un commento «i populisti prendono Roma», critica il contratto M5S-Lega che «in 58 pagine promette enormi spese e tasse più basse», e conclude che «non è chiaro quanto danno la coalizione possa effettivamente fare», specie in Europa. Quanto al premier Conte, la sua volontà sarebbe solo quella di «eseguire gli ordini dei leader dei partiti».

IL CONFRONTO
Lettura scontata per Bannon, che piuttosto incoraggia Salvini e Di Maio a «insistere su Paolo Savona ministro dell'Economia perché quando c'è la possibilità di avere il meglio, va preso il meglio». Savona del resto è «un grande conoscitore delle politiche monetarie, non è timido, non le manda a dire ma dice le cose come stanno». Salvini e Di Maio, che hanno mostrato grande determinazione, devono andare avanti per la loro strada». Quanto a Conte, non sarà un personaggio noto ma quella frase sull'avvocato del popolo è forte e già parla per lui, è un'intuizione brillante e intelligente».

POPULISTI
Spiega Bannon che «quando Economist, Bbc, Financial Times o Wall Street Journal scrivono certe cose è perché sono voci dell'establishment». Come lo Spiegel in Germania, che ipotizza presunti rapporti di Salvini con l'estrema destra tedesca di Pegida. Lo stesso Spiegel ha indotto il nostro ambasciatore in Germania, Pietro Benassi, a replicare con una lettera di protesta a un altro articolo, sugli scrocconi italiani, ribadendo il rispetto per la libertà di stampa ma anche «un retrogusto pessimo che lascia il modo in cui la critica viene indirizzata a un intero popolo», di fatto offendendolo. I timori maggiori per quanto si profila in Italia si respirano a Berlino, per le posizioni di Salvini e del suo candidato all'Economia Savona. Alla fine però è probabile che prevalga il pragmatismo, come ha già dimostrato Emmanuel Macron, il presidente francese che ha telefonato a Conte. Lo annuncia lo stesso presidente incaricato sulla sua pagina di facebook: «Ho ricevuto una telefonata dal presidente Macron scrive Conte il quale ha formulato i migliori auspici per il governo che stiamo formando in Italia».

I TEMPI
La conversazione è stata «un'occasione per un proficuo scambio sulle principali prospettive delle politiche economiche e sociali europee che coinvolgono i nostri due Paesi», con l'augurio di «poterci incontrare prima possibile per discutere in dettaglio le varie questioni di comune interesse» Una tripletta di vertici internazionali aspetta Conte e il governo italiano: il G7 in Canada l'8-9 giugno, il Consiglio Europeo il 28 dello stesso mese, e il vertice Nato l'11-12 luglio.

 

Ultimo aggiornamento: 11:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA