Sposa bambina uccide il marito che l'aveva stuprata. Tribunale la condanna a morte

Martedì 15 Maggio 2018 di Alessia Strinati
Sposa bambina uccide il marito che l'aveva stuprata. Tribunale la condanna a morte
Promessa in sposa al cugino quando aveva solo 16 anni, decide di scappare e provare a cambiare vita. Il sogno di Noura era quello di studiare e diventare maestra, ma il padre voleva che sposasse un uomo che si prendesse cura di lei. La 16enne è solo una delle tante spose bambine indiane, lei che viene dalla periferia di Khartoum stava provando a cambiare il suo destino con la fuga ma il padre la convince a tornare promettendole che le nozze sono annullate.



In realtà è una bugia. Quando la ragazza torna a casa viene obbligata a sposare il cugino  Abdulrahman Mohamed Hammad, ma lei non lo ama e dopo la cerimonia si rifiuta di concedersi a lui. Il giovane uomo però non accetta quest'altro affronto e violenta Noura davanti ai suoi fratelli e a un cugino che lo aiutano a tenerla ferma mentre lui abusa sessualmente della minore. Non è stato l'unico episodio di violenza, ma quando il marito ci prova una seconda volta, la ragazza prende un coltello e lo ammazza.
 

Dopo un anno in carcere, il 29 aprile scorso un tribunale, applicando la Sharia (la legge islamica in vigore in Sudan), l’ha giudicata colpevole di omicidio premeditato, come riporta anche la stampa locale. Oggi Noura ha 19 anni ed è stata condannata a morte, a nulla è valsa la difesa che ha dimostrato che è stata costretta a sposarsi con un uomo che non l'amava, in eta ancora giovanissima, e che ha più volte abusato di lei: la ragazza è colpevole. I parenti dell'ex marito tra la pena capitale e un risarcimento economico hanno deciso per la prima soluzione, non accettando l'insubordinazione della giovane.

In tutto il mondo è esplosa la protesta: Noura non può morire, è lei stessa una vittima non certo la carnefice. Sul web moltissimi chiedono che venga fatta giustizia, molte associazioni umanitarie stanno cercando di mediare con la giustizia locale tanto che gli attivisti hanno intenzione di scrivere anche al presidente sudanese, Omar al-Bashir, affinché conceda la grazia.
Ultimo aggiornamento: 16 Maggio, 15:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA