Londra, effetto jihadisti: alle elezioni possibili sorprese

Lunedì 5 Giugno 2017 di Marco Gervasoni
Londra, effetto jihadisti: alle elezioni possibili sorprese
Scusate la parola astrusa: «eterogenesi dei fini». Intraprendere una decisione per raggiungere un certo scopo, e invece sortire quello opposto. Nei detti popolari si potrebbe tradurre con «non dare per venduta la pelle dell'orso». Dove il cacciatore in questo caso è una Lei, il premier inglese Theresa May che ha indetto nuove elezioni per dotarsi di maggior forza politica in vista dei negoziati per la Brexit. Ma ora pare che il paese stia andando in direzione contraria. Sembrano testimoniarlo due fattori: la caduta verticale nei sondaggi del Conservatori (dai venti punti di distacco con il Labour a tre-quattro) e la campagna elettorale di May, colma di passi falsi, scandita da una freddezza e da una mancanza di empatia (anche di fronte agli attentati); trasporto che invece il leader del Labour, Corbyn, ha dimostrato inaspettatamente di possedere.

GLI SCENARI
Magari tra qualche giorno la premier stravincerà. Ma per il momento proviamo a ragionare su tre scenari diversi e ai loro effetti sulla Brexit. Il primo è quello più catastrofico per i Conservatori e anche il più improbabile: il Labour guadagna più seggi dei tories. Se non giungesse alla maggioranza assoluta, potrebbero venire in suo soccorso i voti dello Scottish National Party, un'ipotesi già avanzata mezzo voce dalla leader Sturgeon. Sarebbe, il governo Corbyn, un esecutivo in linea teorica tutto anti Brexit, poiché sia i laburisti che il partito nazionalista scozzese si erano schierati per il Remain. Questo però solo in teoria. In realtà durante il referendum Corbyn fu più che altro un desaparecido, perché sapeva che una parte importante dei suoi elettori non era attratta dall'Europa «liberista». Non a caso, quando il parlamento ha dovuto ratificare la decisione del referendum, larga parte dei deputati laburisti ha votato per la Brexit. Per rispetto degli elettori, dissero. Ma soprattutto perché il programma ultra sinistro di Corbyn, tutto nazionalizzazioni, protezione sociale, tasse e deficit, può realizzarsi meglio stando fuori e non dentro la Ue. Certo, un governo Corbyn sarebbe più aperto sull'accoglienza dei migranti: ma non daremo per scontato che voglia rimettere in discussione l'uscita dalla Ue.

IL «PARLAMENTO APPESO»
Se nessun sondaggio ha disegnato questo scenario, il prossimo che illustriamo si è invece parato di fronte agli impauriti conservatori, Quello di un «parlamento appeso», con i Tories dotati di più seggi del Labour, senza tuttavia maggioranza, come accadde a Cameron nel 2010. Allora si varò, per la prima volta dal dopoguerra, un governo di coalizione con i Liberal-democratici. Ma questa soluzione ora è impensabile: i lib-dem sono quelli che con maggior vigore hanno condotto la campagna per il Remain, e inoltre i sondaggi non prevedono per loro strade luminose. Allearsi con l'Ukip? A parte tutta una serie di scogli, anche per loro si attendono numeri risicati. Nell'ordinamento inglese un esecutivo di minoranza può governare, ma sempre con debolezza e con fragilità e certo non potrebbe May alzare la voce con Bruxelles. Ne nascerebbe un tale intrico che, secondo voci riportate dalla stampa, i Conservatori potrebbero anche scegliersi un altro leader, cioè un altro primo ministro, o la stessa May farsi da parte. Aprendo però una battaglia interna ai Tories dalle conseguenze non prevedibili. Il terzo canovaccio, quello meno improbabile, è che i Conservatori vincano ma con un numero di seggi simile se non inferiore all'attuale.

LE DUE ALI DEI TORIES
Elezioni inutili, con la May che uscirebbe fortemente ridimensionata soprattutto nei rapporto con il suo partito, ancora diviso, nonostante i proclami di compattezza, tra un'ala ultra Brexit e una favorevole a un'uscita in punta di piedi. Senza più l'apporto di Trump, che ha lasciato sola anche May, in un paese scosso da attentati terroristici continui, gli ardori del premier inglese si spegnerebbero. E la Brexit potrebbe farsi, da hard, molto e molto soft, dilatata nel tempo, quasi impercettibile.

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