Siria, blitz israeliano: salvati 800 caschi bianchi

Domenica 22 Luglio 2018
Macerie nelle città siriana di Douma, martoriata dalla guerra
Con una complessa operazione logistica, Israele ha aiutato ieri 800 Caschi bianchì siriani (membri della difesa civile) e loro familiari ad uscire dal territorio siriano, dove la loro incolumità era in pericolo, e a raggiungere la Giordania da dove proseguiranno verso alcuni Paesi che daranno loro asilo.

I cittadini siriani sono passati dal valico di Kuneitra e sono così entrati nelle alture del Golan da dove l'esercito israeliano li ha accompagnati fino al confine con la Giordania. L'operazione, ha precisato un portavoce militare israeliano, è stata condotta su richiesta degli Stati Uniti e di alcuni Paesi europei. «Quei civili - ha aggiunto - sono stati evacuati da zone di combattimento nella Siria meridionale perché si trovavano esposti ad una minaccia immediata di morte».

Si è trattato, ha precisato il portavoce, di un gesto umanitario «di carattere eccezionale»: Israele cioè non consentirà l'ingresso nel suo territorio di altri profughi o sfollati siriani. «Israele continua a mantenere una politica di non intervento per quanto concerne il conflitto in Siria», ha precisato ancora il portavoce.

Secondo la radio militare, i Caschi bianchì siriani operano nelle zone controllate dai ribelli e sono specializzati nel soccorso alle zone bombardate dall'esercito di Bashar Assad e dall'aviazione russa. Con l'avanzata dell'esercito siriano nel sud della Siria, ha aggiunto la emittente, la loro vita è adesso in pericolo. 
Ultimo aggiornamento: 24 Luglio, 09:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA