Queste elezioni sono la «resa dei conti» per l'America: in gioco ci sono due visioni della realtà.
«L'economia non è dove dovrebbe perchè la democrazia non funziona. La mia missione come presidente - promette la candidata alla Casa Bianca - sarà creare più opportunità e più posti di lavoro con buoni stipendi. Sarà la mia missione dal primo all'ultimo giorno», aggiunge, assicurando che la sua sarà una leadership «ferma e solida». Ringrazia Bernie Sanders e ai suoi sostenitori dice: «Vi ho sentito, la vostra causa è la nostra causa». E Sanders si congratula con Hillary su Twitter: «Uniti siamo più forti». Dalla candidata è arrivato proprio un messaggio di unità, un'unità che serve al Paese per affrontare i principali nodi, quali le armi, le tensioni razziali e l'immigrazione. Trump è presente direttamente e indirettamente nel suo intervento: «A chi si scalda con un tweet non possiamo dare il codice nucleare» , dice Hillary. Il tycoon proprio su Twitter la attacca al termine del discorso: «Ha paura di nominare l'Islam radicale. È sotto Wall Street, non la riformerà». Barack Obama promuove Hillary: «Un grande discorso. È pronta. Non molla mai. E per questo deve essere il nostro prossimo presidente».