Thailandia, ecco i ragazzi della grotta: «Diventeremo Navy Seals»

Giovedì 19 Luglio 2018 di Simona Verrazzo
Thailandia, ecco i ragazzi della grotta: «Diventeremo Navy Seals»
Vivi per miracolo. È così che i dodici cinghiali hanno commentato il loro salvataggio, che ha tenuto per giorni il mondo con il fiato sospeso. I giovani giocatori e il loro allenatore, rimasti bloccati dal 23 giugno al 10 luglio nella grotta di Tham Luang a Chiang Rai, nel Nord della Thailandia, hanno lasciato ieri l'ospedale, dopo otto giorni di ricovero, parlando per la prima volta con i media. La decisione di una conferenza stampa con i giornalisti, ha spiegato un portavoce del governo, Sunsern Kaewkumnerd, è arrivata per permettere loro, dopo quest'ultimo incontro, di tornare alla vita normale, senza essere disturbati dai riflettori. Con addosso le magliette del loro team, i ragazzi, tutti tra gli 11 e i 16 anni, e l'allenatore 25enne si sono presentati davanti alle telecamere di tutto il mondo, facendo il tradizionale wai, il saluto con cui si dimostra anche rispetto.

NOVE GIORNI AL BUIO
In 45 minuti, tanto è durata la conferenza stampa, hanno spiegato come sono riusciti a sopravvivere, a cominciare dai nove giorni in cui sono stati completamente al buio, cercando di farsi coraggio l'un l'altro. Prima di essere raggiunti dalla squadra internazionale di salvataggio, coordinata dai Navy Seals thailandesi. «Ho detto a tutti di continuare a combattere, di non disperare ha raccontato l'allenatore ed ex monaco buddista, Ekkapol Chantawong Abbiamo iniziato a scavare le pareti. Non volevamo aspettare fino a che le autorità ci trovassero». Proprio quei nove giorni in attesa dei soccorsi sono stati i più difficili: a stomaco vuoto, senza scorte di cibo, i giovani membri della squadra Wild Boars (boars in inglese vuol dire cinghiali) hanno vissuto soltanto dell'acqua raccolta dalla roccia. «Non avevo forza ha candidamente detto il più giovane dei ragazzi, Titan Ho provato a non pensare al cibo per non avere più fame».

I baby calciatori hanno confermato di aver sognato soprattutto il pollo fritto, una prelibatezza locale, e di essersi sostenuti bevendo a turno le gocce d'acqua che si formavano sulla parete rocciosa. I piccoli hanno raccontato anche il momento in cui sono stati raggiunti dai soccorritori, tra cui Samarn Kunan, 38 anni, l'ex Navy Seal morto per mancanza di ossigeno. «Quando ho visto i soccorsi ho pensato che fosse un miracolo», ha detto Adul Sam-on, 14 anni, ricordando il momento in cui due sommozzatori britannici hanno trovato il gruppo a diversi chilometri all'interno della grotta. Dopo essere stati trovati, i ragazzi hanno iniziato anche a giocare a scacchi e uno dei Navy Seal è rimasto con loro, la maggior parte del tempo. «Lo chiamavamo il re della caverna», ha ricordato Ekkarat Wongsukchan, detto Bew, anche lui 14nne. Alcuni, i più grandi, hanno detto di aver tratto un insegnamento dalla loro disavventura: «Io sarò più attento e cercherò di vivere la vita in pieno» ha detto uno di loro, mentre un altro ha sostenuto di aver imparato «a essere più forte e paziente». Quando un giornalista ha chiesto «chi di voi vuole diventare un Navy Seal», in quattro hanno alzato la mano.

LO STATO DI SALUTE
Secondo i dottori, i piccoli calciatori e il loro allenatore sono in buone condizioni fisiche e mentali e hanno recuperato in media tre chili ciascuno. La conferenza stampa di ieri è stata strettamente controllata: un team di psicologi aveva valutato in anticipo le domande per decidere quali potessero essere poste ai ragazzi, e quali no, con la presenza di un moderatore e in diretta tv, in modo che tutto il paese la seguisse. «Non sappiamo quali ferite i ragazzi portino nei loro cuori», ha dichiarato il ministro della Giustizia thailandese, Tawatchai Thaikaew, che ha chiesto di rispettare la privacy dei piccoli per paura che l'attenzione mediatica possa avere effetti negativi sulla salute psichica del gruppo. I medici hanno consigliato di non avere contatti con la stampa per almeno un mese, sebbene il mondo continui a essere interessato a loro e già si sta lavorando per trasformare in un film il miracoloso salvataggio dei cinghiali'. Ma la notizia più bella è arrivata per i quattro ragazzi apolidi tra i dodici finiti nella grotta: i documenti sono pronti, presto avranno la cittadinanza thailandese.

 
Ultimo aggiornamento: 20 Luglio, 11:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA