Germania, donna uccisa da un siriano con il machete tedeschi sotto choc, ultradestra all'attacco

Lunedì 25 Luglio 2016 di Flaminia Bussotti
Germania, donna uccisa da un siriano con il machete tedeschi sotto choc, ultradestra all'attacco
BERLINO - Terrore senza fine in Germania: un nuovo episodio di violenza inaudita si è verificato ieri nel paese, a Reutlingen, nel Land meridionale del Baden-Württemberg, dove un richiedente asilo, un siriano di 21 anni, ha ucciso una donna con un machete e ferito altre due persone. Si è temuto subito che si trattasse di un attacco terroristico ma poco dopo il ministro degli interni regionale, Thomas Strobl, ha assicurato che non l'uomo non è un terrorista: «L'aggressore è stato grazie a Dio arrestato subito e non può più costituire pericolo», ha detto.

NERVI TESI
Il nuovo episodio arriva in un momento in cui la Germania è stata ripetutamente colpita ed è sotto choc. Venerdì sera, un tedesco iraniano di 18 anni, Ali David Sonboly, ha fatto un bagno di sangue in un centro commerciale a Monaco uccidendo nove persone, per lo più minorenni e togliendosi poi la vita. La strage non aveva un movente politico ma ha precipitato lo stesso nell'angoscia e nel panico il capoluogo bavarese e tutta la Germania.

L'attentatore era solo uno squilibrato con la fissa per gli stragisti e i videogame, ma in ogni caso la sua folle impresa ha scoperto un nervo sensibile e mostrato che anche la sicurissima Germania è in realtà vulnerabilissima. Tre giorni prima, in un treno regionale a Würzburg, un richiedente asilo afghano, Riaz Kahn, al grido di Allah akbar, ha colpito all'impazzata con un'accetta e un coltello una famiglia di turisti cinesi di Hong Kong: quattro i feriti di cui due gravi. Sceso dal treno, ha continuato a colpire durante la fuga, ferendo una passante per venire poi freddato dalla polizia.

«NON È TERRORISMO»
Nel suo caso la matrice era terroristica. Il giovane, che non aveva dato segni di esaltazione e viveva da due settimane in una famiglia affidataria, si era auto-radicalizzato rapidamente e in un video si definiva un combattente del califfato. L'attentato veniva poi rivendicato dall'Isis.

Ieri il terzo episodio che in un primo momento ha ghiacciato il sangue alla gente: per fortuna si è capito subito che si trattava di un terribile fatto di cronaca, non terrorismo. I telegiornali tedeschi non l'hanno dato nei titoli di apertura, dando invece moltissimo spazio a Monaco.

PANICO E FUGGI FUGGI
L'episodio è avvenuto di pomeriggio nel centro di Reutlingen, cittadina di 112.500 abitanti a 40 km da Stoccarda. Davanti a locale di Döner-Kebab, il siriano ha attaccato col machete una donna con cui litigava e ferendo poi un'altra donna e un uomo. Panico e fuggi-fuggi fra i passanti. L'uomo è stato subito immobilizzato dalla polizia. Secondo la Bild, la vittima sarebbe una donna che faceva le pulizie in un ristorante turco. Il figlio del proprietario avrebbe scongiurato il peggio, investendo intenzionalmente con la sua auto l'uomo che urlava per strada. Secondo testimoni, l'uomo era «completamente fuori di sé» e avrebbe tentato anche di inseguire un'auto della polizia brandendo il machete. Non è chiaro il movente. L'uomo, con precedenti penali per aggressioni, aveva cominciato «una lite con una donna» che poi ha ucciso col machete, ha detto la polizia escludendo «indizi di un attentato terroristico».

L'ESTREMA DESTRA
L'episodio tira acqua al mulino dei populisti anti-immigrazione: «Se fossimo stati noi al governo non sarebbe successo», ha scritto in un tweet il partito di estrema destra Alternative für Deutschland. E dall'Austria, il leader Fpö, Heinz-Christian Strache fa eco su Facebook: «Quando finisce questa follia, ancora un orrendo crimine!»

 
Ultimo aggiornamento: 09:35