Roger Ailes, l'amministratore delegato di Fox News, si è dimesso dopo le accuse di molestie sessuali. Lo afferma Twenty-First Century Fox, la compagnia a cui fa capo la tv via cavo americana molto vicina ai repubblicani. Rupert Murdoch, che controlla il gruppo, assumerà l'incarico di amministratore delegato anche di Fox News. Ailes ha fondato la tv 20 anni fa insieme a Rupert e il passaggio di testimone segna la fine di un'era.
La prima ad accusare il 76enne boss di Fox News è stata due settimane fa Gretchen Carlson, l'ex miss America diventata una star del canale, che sostiene di aver subito molestie sessuali per tutti gli 11 anni di carriera alla Fox. La denuncia è arrivata dopo che la conduttrice è stata licenziata a giugno perché - sostiene la donna - non avrebbe ceduto alle avances del capo. Alies ha rigettato tutte le accuse, e l'emittente l'ha sostenuto affermando che il contratto non era stato rinnovato a causa del calo degli ascolti del programma della Carlson.
A cambiare completamente lo scenario, e a far cadere dal trono il potente Ailes, sono state però le accuse arrivate anche da Megyn Kelly, la giornalista di punta della rete diventata ancora più famosa dopo lo faida scoppiata con Donald Trump lo scorso agosto.
Secondo quanto hanno rivelato alcune fonti al New York Magazine, Kelly avrebbe detto a una squadra di investigatori ingaggiata dalla Fox per far luce sulla vicenda di aver subito anche lei molestie sessuali da Ailes circa una decina di anni fa. Sempre secondo fonti citate dalla stampa americana, questi nuovi fatti avrebbero spinto Murdoch e i figli Lachlan e James, rispettivamente co presidente, insieme al padre, e ceo di 21st Century Fox, a decidere per l'uscita di Alies.
Dopo una lunga e fortunata carriera come produttore televisivo, Alies è stato dagli anni settanta consigliere per i media di tre presidenti repubblicani: Richard Nixon, Ronald Reagan e George H. W. Bush. Negli novanta il ritorno alla televisione, prima i network tradizionali, e poi a Fox dove, con il sostegno di Murdoch, ha fondato Fox news con il chiaro intento di fare la concorrenza alla già famosa Cnn, considerata rivolta a un pubblico più 'democrat'. Il cnaale è poi diventato il principale megafono del partito repubblicano.
Ultimo aggiornamento: 22 Luglio, 18:10
© RIPRODUZIONE RISERVATA La prima ad accusare il 76enne boss di Fox News è stata due settimane fa Gretchen Carlson, l'ex miss America diventata una star del canale, che sostiene di aver subito molestie sessuali per tutti gli 11 anni di carriera alla Fox. La denuncia è arrivata dopo che la conduttrice è stata licenziata a giugno perché - sostiene la donna - non avrebbe ceduto alle avances del capo. Alies ha rigettato tutte le accuse, e l'emittente l'ha sostenuto affermando che il contratto non era stato rinnovato a causa del calo degli ascolti del programma della Carlson.
A cambiare completamente lo scenario, e a far cadere dal trono il potente Ailes, sono state però le accuse arrivate anche da Megyn Kelly, la giornalista di punta della rete diventata ancora più famosa dopo lo faida scoppiata con Donald Trump lo scorso agosto.
Secondo quanto hanno rivelato alcune fonti al New York Magazine, Kelly avrebbe detto a una squadra di investigatori ingaggiata dalla Fox per far luce sulla vicenda di aver subito anche lei molestie sessuali da Ailes circa una decina di anni fa. Sempre secondo fonti citate dalla stampa americana, questi nuovi fatti avrebbero spinto Murdoch e i figli Lachlan e James, rispettivamente co presidente, insieme al padre, e ceo di 21st Century Fox, a decidere per l'uscita di Alies.
Dopo una lunga e fortunata carriera come produttore televisivo, Alies è stato dagli anni settanta consigliere per i media di tre presidenti repubblicani: Richard Nixon, Ronald Reagan e George H. W. Bush. Negli novanta il ritorno alla televisione, prima i network tradizionali, e poi a Fox dove, con il sostegno di Murdoch, ha fondato Fox news con il chiaro intento di fare la concorrenza alla già famosa Cnn, considerata rivolta a un pubblico più 'democrat'. Il cnaale è poi diventato il principale megafono del partito repubblicano.
