Volo EgyptAir dirottato, l'italiano a bordo: che paura, poi mi ha abbracciato

Martedì 29 Marzo 2016 di Mauro Evangelisti
Volo EgyptAir dirottato, l'italiano a bordo: che paura, poi mi ha abbracciato

«Lo ha fatto per amore. Non lo giustifico, ma lo capisco. Alla fine mi ha fatto scendere perché ero italiano, mi ha abbracciato dicendomi "amici". Però prima ho avuto paura».


Parla Andrea Banchetti, l'italiano che era bordo del volo Egyptair, dirottato questa mattina. Originario di Terni, vive a Genova, ha 47 anni, ed era in Egitto per lavoro nel settore petrolifero, per la Sirio Sistema elettronici di Prato. Il suo racconto parte dalla tensione del dirottamento e culmina con un finale quasi comico, quando un altro passeggero,Benjamin, un inglese, si è scattato un selfie con il dirottatore. «Ma che sei cretino ho detto a Benjamin? Almeno potevi abbracciarlo e portargli via la cintura esplosiva» scherza Banchetti ora che è libero, viene assistito dal console italiano a Larnaca e sta per andare a riposarsi in un hotel.

Banchetti cosa è successo?
«Siamo partiti all'orario previsto. Sembrava andasse tutto bene, poi dopo 20 minuti però gli steward sono passati a prenderci i passaporti senza darci spiegazioni. Probabilmente aveva minacciato il personale. All'inizio non abbiamo capito. Il personale non ha spiegato cosa stava succedendo ai passeggeri occidentali, probabilmente ne hanno parlato solo con i passeggeri arabi».

Poi quando ha capito che c'era qualcosa che non andava?
«Beh, il volo doveva durare solo 45 minuti e invece il tempo non passava e non atterravamo. Dallo schermo che mostrava la rotta ho capito che stavamo andando a Cipro. E lì è cominciato tutto, anche se all'inizio mi sono dato del coglione, pensavo di avere sbagliato volo».

Inutile chiedere se ha avuto paura?
«Certo, per almeno l'80-90 per cento del tempo da quando ho capito che era un dirottamento. Guardi, io lo capisco ma non lo giustifico questo signore».

Perché lo capisce? Perché ha fatto tutto per l'ex moglie?
«Sì, da quel poco che abbiamo capito lo ha fatto per amore. Ma ci sta di mezzo anche il vecchio governo egiziano, una storia complicata, qualcuno è stato arrestato. Ripeto: se l'ha fatto per amore lo capisco, ma non lo giustifico».

Dopo l'atterraggio a Cipro cosa è successo?
«Il dirottatore stava in fondo all'aereo, nel posto degli steward. E dopo dieci minuti ha fatto uscire solo gli arabi, trattenendo a bordo gli occidentali. Eravamo in cinque e ci ha fatto portare in fondo all'aereo. Gli steward ci hanno dato da bere, il caffè, ci hanno lasciato fumare».

E il dirottatore cosa ha detto?
«A me ha parlato solo quando mi ha lasciato uscire, prima degli altri occidentali. Il dirottatore ha chiesto chi era italiano e mi ha fatto uscire perché ero italiano. Mi ha abbracciato, mi ha detto qualcosa tipo "siamo amici", ma aveva la bocca impastata, forse era ubriaco. Ma devo dire la verità: non è mai stato minaccioso».

Qualcuno dei passeggeri si è anche scattato un selfie con il dirottatore?
«Sì, Benjamin, l'inglese. Io gli ho detto a questo inglese: che sei scemo?».

La paura adesso è passata?
«Non lo so, non vedo l'ora di arrivare in hotel e fare una doccia. Il console italiano e la Farnesina, comunque, sono stati straordinari, da dieci e lode, davvero».
 

Ultimo aggiornamento: 30 Marzo, 11:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA