Egitto, ergastolo per spionaggio all'ex presidente Morsi, sei condannati a morte, tre sono giornalisti

Sabato 18 Giugno 2016
Egitto, ergastolo per spionaggio all'ex presidente Morsi, sei condannati a morte, tre sono giornalisti
Nessuna clemenza: ergastolo a Mohamed Morsi e sei condanne a morte nel processo sullo 'spionaggio con il Qatar', tra cui tre giornalisti.

Dura la decisione dei giudici della Corte d'assise del Cairo - la cui udienza è stata trasmessa in diretta televisiva - nei confronti dell'ex capo di Stato egiziano, espressione dei Fratelli musulmani, accusato di aver passato a Doha documenti della sicurezza nazionale egiziana circa i servizi segreti e l'esercito.

La Corte ha inflitto a Morsi complessivamente 40 anni di reclusione, sommando le due condanne: una all'ergastolo - che in Egitto corrispondono a 25 anni effettivi - ed un'altra a 15 anni. Il tribunale ha anche confermato la decisione del Gran Mufti condannando a morte altre sei persone, tra cui tre giornalisti: l'ex direttore del settore notizie Ibrahim Mohammed Hilal e il programmatore e giornalista Alaa Omar Alaa Sablane entrambi di Al Jazeera, ed una donna, Asmaa al-Khateib, del network Rasd, considerato vicino ai Fratelli musulmani. Ci sono volute 99 udienze, nel corso delle quali sono stati sentiti 48 testimoni, prima di giungere alle sentenze odierne, che sono appellabili. Per il deposto presidente non è la prima condanna.

A maggio dello scorso anno l'ex capo di Stato islamista era stato condannato all'impiccagione nel processo per l'evasione di massa di Wadi el Natroun organizzata nel gennaio 2011. Un mese prima un tribunale gli aveva inflitto 20 anni di reclusione per aver ordinato nel 2012 la sanguinosa repressione di una protesta davanti al palazzo presidenziale. Poi a giugno 2015 arriva l'ergastolo per 'spionaggiò a favore di Hamas, del movimento libanese Hezbollah e l'Iran. C'è poi un quarto processo per oltraggio alla magistratura ed infine quello odierno. Morsi è stato il primo presidente egiziano eletto dopo la caduta del rais Hosni Mubarak nel 2011.

Dopo circa un anno di governo e per impedire un'islamizzazione delle istituzioni, il presidente venne destituito da una rivoluzione popolar-militare guidata dall'attuale presidente Abdel Fattah al Sisi.
La defenestrazione di Morsi ha inciso pesantemente nelle relazioni tra il Cairo e Doha, accusata quest'ultima di sostenere la confraternita religiosa dei Fratelli musulmani. Clamoroso in quest'ottica è stato il caso dei tre giornalisti della tv qatariota, accusati di appoggio mediatico alla Fratellanza e poi condannati, ma successivamente graziati da Sisi.
Ultimo aggiornamento: 20 Giugno, 02:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA