Corea del Nord, smantellato il sito per i test nucleari

Giovedì 24 Maggio 2018
Corea del Nord, smantellato il sito per i test nucleari
La Corea del Nord ha «completamente smantellato» il suo sito di test nucleari. Donald Trump intanto ha scritto il leader nordcoreano Kim Jong-Un per annunciargli la cancellazione del vertice. 

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La Corea del Nord ha fatto esplodere almeno tre tunnel, gli edifici per l'osservazione e altre strutture del sito per i test nucleari di Punggye-ri. Lo riporta l'agenzia sudcoreana Yonhap i cui giornalisti, insieme ad altri reporter internazionali, tra i quali quelli della Cnn, sono stati invitati dal regime di Pyongyang ad assistere allo smantellamento del sito. I giornalisti, si legge sul sito della Cnn, hanno assistito alle esplosioni controllate da punti di osservazione allestiti a circa mezzo chilometro di distanza.

Lo smantellamento del sito dei test nucleari di Punggye-ri, l'unico ufficialmente conosciuto, è il primo passo verso la denuclearizzazione, nella lettura data sia da Pyongyang sia da Seul. La cerimonia di chiusura è avvenuta alla presenza di un gruppo di giornalisti (in prevalenza tv provenienti da Corea del Sud, Cina, Usa, Russia e Gran Bretagna) che ha raggiunto la struttura nelle montagne settentrionali in tarda mattinata: verso le 11 locali (le 4 in Italia) c'è stata la prima detonazione con la dinamite sistemata nel tunnel settentrionale.

Altri due tunnel, invece, sono collassati intorno alle 14 con analogo utilizzo di esplosivo, mentre altre detonazioni hanno seguito la distruzione di strutture di supporto di superficie, tra cui edifici di vario genere e magazzini.
Pyongyang non ha invitato, diversamente da quanto detto in un primo tempo, ispettori internazionali ad assistere alle operazioni effettuate.

Il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, ha espresso «soddisfazione» per la chiusura del sito di test nucleari di Punggye-ri in Nord Corea. «È deplorevole che gli esperti internazionali non siano stati invitati ad assistere alla chiusura del sito», ha detto in una nota del suo portavoce, dicendo tuttavia di sperare che «questa azione di rafforzamento della fiducia contribuisca agli sforzi verso la pace e la denuclearizzazione della penisola».
 
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