Cenone di Natale a rischio quest'anno. Soprattutto per chi pensava di portare a tavola un bel piatto di linguine allo scoglio e che invece dovrà rinunciare al pezzo forte, ovvero alle vongole. Per quelle veraci è stata appena diramata in tutta Italia un'allerta massima perchè potrebbero contenere il pericoloso batterio Escherichia Coli "oltre i limiti di legge". L’allarme che riguarda l'intero territorio nazionale, da nord a sud, è stato lanciato dal RASFF, il sistema di allerta europeo rapido per la sicurezza alimentare. Non più dunque solo pochi campioni di prodotti come i mitili di Goro ritirati poco tempo fa dai supermercati Conad. Ora il rischio si estende a macchia d'olio e sembrerbbe riguardare gran parte delle vongole veraci fresche vendute sul mercato italiano. Che di nome (scientifico) fanno Ruditapes Decussatus sono le più pregiate, e si riconoscono perchè hanno una forma allungata e molti cerchi sulla conchiglia. Sono sia di mare che di allevamento.
Il Rasff ha già inviato un documento sugli alimenti a rischio per il ritiro dei prodotti potenzialmente pericolosi per la salute pubblica. E lo sono davvero se contengono questo batterio molto insidioso presente in acque inquinate da feci che può essere una bomba per l'apparato digerente e provocare nausea, forti crampi addominali, diarrea, vomito.
L’allerta in questione è del 9 dicembre rif. 2016.1725, non si conoscono i lotti coinvolti anche perchè riguardano non solo la Grande distribuzione ma pescherie e mercati. Quello che è certo è che il ritiro è stato già avviato in tutta Italia. L'invito da parte del Sistema di allerta invita tutti a prestare la massima attenzione e a non consumare questo tipo vongo senza prima sottoporla al controllo dal Servizio igiene degli alimenti e nutrizione della Asl locale.
Nella serata di martedì 13 dicembre arriva però la precisazione del ministero, che in una nota afferma che il 'sistema di allerta rapido europeo per la sicurezza alimentare ha invitato a prestare la massima attenzione a non consumare questo tipo di vongole senza prima sottoporle al servizio igiene degli alimenti e nutrizione della Asl competente'".