Usa, bimbo di tre anni si spara in faccia con la pistola del nonno

Lunedì 6 Luglio 2015 di Federica Macagnone
Usa, bimbo di tre anni si spara in faccia con la pistola del nonno

Ennesimo dramma nella zona di Houston, in Texas, causato dalla faciloneria con cui gli adulti lasciano incustodite in casa le proprie armi: domenica pomeriggio un bimbo di tre anni si è sparato in faccia dopo aver trovato su un comodino la pistola del nonno. Il piccolo, di cui non è stato diffuso il nome, era stato lasciato solo in camera da letto per un pisolino: quando si è svegliato ha cominciato a frugare nei cassetti, ha trovato l'arma, se l'è puntata contro il viso e ha premuto il grilletto. Adesso è ricoverato in condizioni gravissime al Memorial Hermann Hospital, dove è stato trasportato in elicottero: i medici stanno tentando disperatamente di salvarlo. La vicenda è avvenuta a Spring, a 40 km da Houston.

Ora gli investigatori hanno aperto un'indagine che dovrà stabilire se la pistola aveva una delle serrature di sicurezza che le forze dell'ordine hanno cominciato a distribuire dopo diversi incidenti avvenuti dall'inizio dell'anno nella zona di Houston, tutti causati da armi lasciate senza sicura e che hanno visto coinvolto bambini. Il 1° marzo un bimbo di 4 anni, Codrick McCall Jr., si è ucciso sparandosi con una pistola trovata in casa della baby-sitter, mentre pochi giorni dopo un bambino di tre anni è morto sparandosi con una pistola scoperta in una borsa. Il 2 marzo un altro bambino di 5 anni ha ferito in modo gravissimo il fratellino di sei anni sparandogli all'addome.

L'incredibile concentrazione di casi di questo tipo in pochi mesi a Houston rientra in un problema di enormi proporzioni in tutti gli Stati Uniti: secondo i dati del Centers for Disease Control statistics, tra il 2007 e il 2011 sono stati 311 i bambini minori di 14 anni morti in sparatorie accidentali. «Incidenti come quello di domenica - sottolineano i funzionari dell'ufficio dello sceriffo - dovrebbero essere un ammonimento per tutti su quanto sia importante tenere al sicuro le armi e inserire i blocchi». Appelli come questo, in passato, ne sono stati fatti a centinaia: in troppi continuano a ignorarli.
Ultimo aggiornamento: 8 Luglio, 09:27