Il giudice del lavoro del tribunale di Imperia ha reintegrato, per un vizio di forma relativo alla pratica di licenziamento, l'ex messo del Comune di Sanremo, Mirko Norberti, che era rimasto coinvolto nell'inchiesta «Stachanov», che nell'ottobre del 2015 fece finire sotto inchiesta - penale e amministrativa - circa 200 impiegati accusati dell'infedele timbratura del cartellino. Si tratta del primo reintegro per quanto riguarda quei fatti. La lettera di licenziamento non era stata firmata.
A Norberti, 53 anni, coordinatore dei messi notificatori, era stata contestata una decina di timbrature compiute da altri e una decina di omesse timbrature.
L'inchiesta aveva portato a 43 misure restrittive: 35 arresti domiciliari, 8 obblighi di firma e 196 persone indagate per truffa e falso, complessivamente circa il 70% della forza lavoro dell'amministrazione comunale era rimasta coinvolta dall'inchiesta. L'indagine amministrativa della Commissione disciplinare del Comune si era chiusa con 32 licenziamenti, 98 sospensioni (da alcune settimane a sei mesi), 21 sanzioni, 19 rimproveri e 28 archiviazioni.