«Mi aveva rimproverato perché il tavolo era sporco.
«In accordo con i genitori di Dimitri - ha detto l'avvocato Alessandra Guardini che ieri sera ha accompagnato in procura a Biella il reo confesso, dopo una videoconferenza con il legale sardo, Roberto Onida - il nostro obiettivo è sempre stato quello di arrivare alla verità, qualunque potesse essere. Questo anche nel rispetto di Erika e della sua famiglia, che non dovrà attendere per avere giustizia».
«Erika cosi è stata uccisa due volte», ha detto Raffaella Molino, sindaco di Pralungo (Biella), il paese di Erika. «Quel ragazzo - dice Molino - per dieci anni è stato accolto in casa dai genitori e dalle nonne di Erika. Il fatto che l'abbia uccisa lui distrugge il poco che ancora era rimasto di quella brava ragazza. Alla quale tutta Pralungo voleva bene. È giusto che paghi per questo delitto».