Massacrò la moglie a coltellate, condannato a 18 anni. La figlia: «Sono troppo pochi»

Mercoledì 6 Giugno 2018
Massacrò la moglie a coltellate, condannato a 18 anni. La figlia: «Sono troppo pochi»
MILANO «Siamo tutte Valentina», «Verita' per Valentina».
Amiche, conoscenti, sostenitrici: sono in tante, questa mattina, davanti allo scalone d'ingresso del palazzo di giustizia di Milano, a manifestare il loro affetto a Valentina Belvisi, 25 anni, figlia di Rosanna massacrata a gennaio 2017 con ventinove coltellate dal marito Luigi Messina. La giovane era nell'aula della corte d'assise d'appello ad assistere al processo:
«Lo faccio per la mamma. Spero che a mio padre non vengano concesse ulteriori attenuanti».

«DEVE ESPIARE FINO ALL'ULTIMO GIORNO»
Così è stato: i giudici hanno confermato la condanna a 18 anni di carcere per Luigi Messina, 53 anni, che ieri la figlia ha voluto incontrare nel carcere di Pavia dove è recluso. «E' andata come speravamo, almeno oggi non è arrivato alcuno sconto di pena anche se comunque continuo a pensare che 18 anni siano pochi», ha commentato Valentina dopo la lettura del verdetto. Con il suo legale Domenico Musicco da tempo si batte perché il padre espii «fino all'ultimo giorno». L'uomo ha massacrato la moglie al culmine di una lite, poi è uscito di casa, ha gettato in un cestino della spazzatura il coltello da cucina con l'ha uccisa e i vestiti intrisi di sangue, quindi e' andato in giro per il quartiere con l'obiettivo di costituirsi un alibi. Era domenica mattina: prima una sosta in pasticceria per un caffe' e un baba', poi un passaggio al bar per giocare con le slot machine. Dopo un maldestro tentativo di depistaggio, davanti al gup ha confessato tutto: «L'ho uccisa io. Tra noi c'erano forti tensioni a causa dei miei tradimenti».

ATTENUANTI NEGATE
In primo grado, con rito abbreviato, il gup aveva escluso l'aggravante della crudeltà e l'uomo, difeso dal legale Daniele Barelli, era stato condannato a 18 anni contro una richiesta del pm di trent'anni. La procura non ha presentato appello e, dunque, oggi si è discusso sulla concessione o meno delle attenuanti chieste dalla difesa di Messina. Negate pero' dalla corte che ha accolto la linea del sostituto pg Massimo Gaballo.
Ultimo aggiornamento: 7 Giugno, 11:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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