Palermo, militante di Forza Nuova legato mani e piedi e pestato in strada

Martedì 20 Febbraio 2018
Massimo Ursino
Il responsabile provinciale di Forza Nuova, Massimo Ursino, è stato bloccato, legato mani e piedi e pestato a sangue da alcune persone con il volto coperto da sciarpe a Palermo. È accaduto martedì in serata nella trafficata e centrale via Dante, intorno alle 19, coi negozi aperti e gente lungo il marciapiede. L'uomo è stato portato in ospedale da un'ambulanza. Ha una frattura al naso, ematomi al volto e in tutto il corpo e una sospetta lesione alla spalla.
I medici del Pronto Soccorso dell'Ospedale Civico gli hanno diagnosticato una prognosi di venti giorni.


Ursino sarebbe stato accerchiato da una mezza dozzina di persone, vestite di nero e con i volti coperti da sciarpe o da passamontagna. Tra loro, secondo i testimoni, c'era una ragazza che riprendeva il pestaggio con un telefonino. Il dirigente di Forza Nuova, titolare di un laboratorio di tatuaggi nella vicina via Marconi, è stato legato con del nastro da imballaggio e picchiato a sangue. Portato al pronto soccorso dell'ospedale Civico dai sanitari del 118, Ursino aveva il volto pieno di lividi e una ferita sanguinante alla testa.

Nel pomeriggio Forza nuova aveva diffuso un comunicato per rispondere al Forum antirazzista di Palermo (una ventina di sigle, tra le quali l'Anpi) che aveva inviato una lettera a questore, prefetto e sindaco chiedendo di non autorizzare il comizio del leader di Forza Nuova, Roberto Fiore, previsto sabato prossimo nel capoluogo siciliano.

«Al di là del presunto "pericolo fascista", questa campagna elettorale - si legge nel comunicato di Forza nuova, precedente all'aggressione di stasera - è evidentemente contrassegnata dalla intimidazione costante, esercitata in forme diverse da sinistre istituzionali e centri sociali nei confronti di chi non la pensi come loro. A Palermo ieri sera, sotto casa di uno dei candidati di Forza Nuova alle politiche, ha stazionato per ore un gruppo di dieci persone armate. Non vogliamo un ritorno al clima degli anni '70/'80, ma non è nostro costume tirarci indietro se è questo che si vuole: l'importante è che si rispettino proporzioni numeriche onorevoli». 

«Quanto avvenuto stasera con l'aggressione ai danni del segretario provinciale dell'organizzazione neofascista Forza Nuova a Palermo è il segno della degenerazione che la politica italiana sta subendo, dopo avere sottovalutato la recrudescenza di fenomeni e comportamenti fascisti e razzisti, che rischiano di infettare culturalmente la società civile, anche quella che antifascista e antirazzista si proclama. Il fascismo non si combatte con lo squadrismo, bensì con la cultura e la resistenza». A dirlo è il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando.

«Siamo tutti con Massimo Ursino e questo sabato sarò a Palermo. Invito tutti i militanti di Forza Nuova e tutti gli alleati di Italia agli italiani alla mobilitazione piena per evitare che la violenza comunista unita ai poteri forti soffochi la nostra voce». Lo scrive su Facebook Roberto Fiore, leader di Forza Nuova. Per Fiore c'è «un ritorno alle tecniche brigatiste, contro la violenza comunista chiamo alla piena mobilitazione». «Si scatena l'odio comunista contro Forza Nuova - aggiunge -: a Palermo un dirigente Forzanovista è stato colpito sul posto di lavoro, per poi essere legato e vigliaccamente massacrato di botte in dieci contro uno».
Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio, 09:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA