Milano, treno deragliato: il binario rattoppato solo poco tempo fa

Sabato 27 Gennaio 2018 di Claudia Guasco
Milano, treno deragliato: il binario rattoppato solo poco tempo fa

Il lavoro lungo la massicciata è lento e meticoloso. La verità è tutta lì, in quei due chilometri e mezzo di binari dai quali il treno dei pendolari è deragliato giovedì all'alba. Investigatori e tecnici procedono fianco a fianco: fanno calchi delle rotaie, scattano foto tridimensionali, ispezionano i vagoni. Il «cedimento strutturale» e il distacco di un pezzo di 23 centimetri è l'ipotesi attorno a cui si lavora. «Ma dobbiamo capire per quale motivo il pezzo ha ceduto», spiegano gli inquirenti. Che un'idea se la sono già fatta: quella porzione di binario non era integra, forse era stata provvisoriamente rattoppata in attesa di un intervento di manutenzione più approfondito. E il fatto che uno dei quattro bulloni del giunto non si trovi, potrebbe non essere un caso.

SOSTITUZIONE PRONTA
Ventiquattr'ore dopo l'incidente che ha ucciso Pierangela Tadini, Alessandra Giuseppina Pirri e Ida Milanesi, la linea è stata riaperta e la ricostruzione della folle corsa del regionale, tra scintille e vagoni trascinati sui sassi, pare ormai definitiva: le prime carrozze hanno strappato il giunto difettoso, trascinandosi dietro gli altri vagoni che in quel punto sono deragliati. Ieri i pm Leonardo Lesti e Maura Ripamonti hanno effettuato nuovi accertamenti insieme agli investigatori. Tramite la fotogrammetria, una particolare tecnica di rilievo che consente di avere immagini in 3D, hanno fotografato il «punto zero» dal quale si è staccata la parte superiore della rotaia detta «fungo», il pezzo è poi stato segato e portato in laboratorio per i rilievi tecnici affidati ai consulenti. E poi c'è quella porzione di binario integro trovata proprio vicino al punto di rottura, forse pronto per essere sostituito.

«Questo è tutto da verificare - ribatte il direttore di produzione di Rete ferroviaria italiana Umberto Lebruto - La manutenzione viene fatta in maniera ciclica e costante, con il treno diagnostico e a piedi, centimetro per centimetro. Sono cinque o sei anni che era stato rinnovato quel binario: normalmente la rotaia si cambia ogni 20-25 anni». E quando ogni quindici giorni passa il treno diagnostico (l'ultima volta l'11 gennaio) lascia pezzi sostitutivi accanto ai binari, «che non sono indicativi di un guasto ma di attività di manutenzione in corso in base alla lista degli interventi pianificata», spiega Lebruto. «Su quel tratto di binario in particolare non c'erano lavori in atto. Non c'erano difetti importanti per cui occorreva fare degli interventi a stretto giro».

Eppure, denunciano i sindacati, da un anno a questa parte le maglie si sarebbero un po' allentate: in base a un accordo del 2016 tra azienda e organizzazioni dei lavoratori la Lombardia è stata divisa in 39 comparti e tre trafficatissime linee Milano-Brescia (regionale e alta velocità) e Brescia-Voghera hanno un solo responsabile per la manutenzione.

Tutta la documentazione - compresi i filmati delle telecamere della stazione di Pioltello che riprendono la corsa del convoglio che sbanda e sprizza scintille - è stata acquisita dalla procura che presto procederà alle iscrizioni tecniche nel registro degli indagati dei vertici, tra manager e responsabili della sicurezza, di Rete ferroviaria italiana e forse di alcuni responsabili di Trenord. La prossima settimana verranno eseguite le autopsie delle tre vittime.

Ultimo aggiornamento: 12:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA