La pioggia allaga il sottopasso, muore in auto nel Torinese. Telefonata choc alla madre

Martedì 3 Luglio 2018
La pioggia allaga il sottopasso, muore in auto nel Torinese. Telefonata choc alla madre
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«Diceva che l'acqua stava salendo sempre di più e che non c'era nessuno ad aiutarlo.

Vedeva arrivare la morte». Maria Stella racconta così l'ultima telefonata del figlio, Guido Zabena, 51 anni, di Favria (Torino), operaio della Dayco di Ivrea, annegato ieri nell'allagamento del sottopasso che stava percorrendo in auto mentre rincasava dal lavoro. Sulla zona, fra mezzanotte e le due, si era abbattuto un violento nubifragio: Guido, mentre affrontava il tunnel, in un tratto di strada tra Feletto e Rivarolo Canavese, non si è accorto che l'acqua era troppo alta ed è rimasto intrappolato.

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Non ha potuto nemmeno aprire la portiera e i finestrini. Così ha telefonato a casa. Il padre ha dato l'allarme al 115, poi è salito in auto e si è diretto a Feletto. Quando è arrivato, i sommozzatori dei vigili del fuoco stavano recuperando il corpo ormai senza vita del suo unico figlio. Tre ragazzi della zona, che stavano rientrando a casa, hanno notato l'auto sommersa dall'acqua e hanno tentato di avvicinarsi ma, a causa della corrente e del fango, sono stati costretti a desistere. La procura di Ivrea ha aperto un fascicolo. Per il momento non ci sono né indagati né ipotesi di reato. Gli accertamenti dei carabinieri di Rivarolo serviranno almeno a capire, in prima battuta, se quanto accaduto poteva essere in qualche modo evitato. 



Quel sottopasso, realizzato da Gtt nel 2000 per eliminare uno dei tanti passaggi a livello della ferrovia Canavesana, è solito allagarsi ad ogni temporale molto intenso. «Le pompe idrauliche - dice il sindaco di Rivarolo, Alberto Rostagno - hanno regolarmente funzionato. Ma a causa dell'enorme massa d'acqua non sono bastate». Non c'erano però segnalazioni dell'allagamento: il sottopasso, infatti, non è dotato di alcun sistema per avvisare gli automobilisti del pericolo. Il maltempo nel Nord-Ovest, dove la scorsa notte si è abbattuta una violenta tempesta di pioggia e vento, ha fatto un'altra vittima. Sul Cervino, in Valle d'Aosta, una alpinista ucraina, Iryna Davydova, 49 anni, è morta dopo essere stata colpita da un fulmine durante un forte temporale. Insieme a lei c'erano il marito e un'altra coppia di connazionali, portati in ospedale in preda a una lieve ipotermia ma nel complesso in condizioni non preoccupanti.

Gravi i danni all'agricoltura: il masi in fioritura è stato raso al suolo - denuncia la Coldiretti - diverse aziende agricole sono state invase dal'acqua. Dai vigneti al frumento, sale così ad oltre mezzo miliardo il conto dei danni provocati all'agricoltura nelle campagne dall'inizio dell'anno da nord a sud dell'Italia. In Valle Viù, nel Torinese, ha perso la vita un escursionista di 33 anni nella zona del lago della Malciaussia. Secondo i primi accertamenti, è scivolato lungo i pendii ancora innevati, precipitando verso valle per circa 150 metri. Aveva con sé un cane San Bernardo, che ha agevolato i soccorritori nelle ricerche del corpo. Violenti nubifragi, con alcune grandinate, hanno colpito ieri pomeriggio anche il Trentino, con allagamenti e smottamenti. La situazione più critica è stata registrata nelle valli di Fiemme e Fassa: a Moena le strade del paese si sono trasformate in torrenti, ma nessuno è rimasto ferito.​​

Ultimo aggiornamento: 4 Luglio, 15:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA