Nel prossimo dpcm dovrebbe rimanere per tutte le Regioni il coprifuoco dalle 22 alle 6 del mattino. Sembra non essere passata, al momento, la linea di un coprifuoco più permissivo per le vigilie delle feste maggiori, Natale e Capodanno.
Intanto Calabria, Lombardia e Piemonte da oggi passano da rossa ad arancione, mentre Liguria e Sicilia diventano parte della zona gialla. Il vice Presidente Giovanni Toti ha convocato la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome in seduta straordinaria per lunedì 30 novembre alle ore 17.00 (esclusivamente in videoconferenza). Un solo punto all'ordine del giorno: esame delle proposte in ordine alle misure di carattere sanitario, sociale, economico ed organizzativo da adottare con il prossimo DPCM.
Natale, cenone alle 19 (ma soltanto dopo il tampone). Coprifuoco alle 22 e baci sconsigliati
Dovrebbe valere il blocco della mobilità tra le Regioni anche tra gialle, con l'esclusione però della possibilità per i residenti di ritornare a casa. Sono comunque al vaglio del governo delle possibili deroghe: potrebbero valere, per esempio, per chi ha il domicilio in una regione diversa da quella di residenza, o per alcuni casi di ricongiungimento familiare. In ogni caso, però, la data di partenza dello stop agli spostamenti tra le Regioni dovrebbe partire da una data ancora da definire ma successiva al 4 dicembre, quando entrerà in vigore il nuovo dpcm. Per le Regioni arancioni e rosse dovrebbero rimanere le attuali prescrizioni: nelle rosse è vietato spostarsi anche da un Comune all'altro, mentre per le arancioni il confine degli spostamenti è quello regionale. Per chi nel periodo natalizio rientrerà dall'estero, infine, si pensa a una quarantena di 15 giorni. Resta il nodo se si potrà raggiungere o meno le seconde case. Per sciare, invece, tutto rimandato a dopo le Feste, dunque alla metà di gennaio.
Zona gialla: Lazio, Liguria, Molise, Provincia autonoma di Trento, Sardegna, Sicilia, Veneto.
Zona arancione: Basilicata, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria.
Zona rossa: Abruzzo, Campania, Provincia autonoma di Bolzano, Toscana, Valle d'Aosta.
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