Zona gialla, 5 regioni rischiano (anche Lazio, Campania e Veneto). Allarme variante Delta

Domenica 18 Luglio 2021 di Marco Conti
Zona gialla, 5 regioni rischiano (anche Lazio, Campania e Veneto). Allarme variante Delta

I contagi aumentano, i parametri non sono ancora cambiati e molte regioni hanno superato i limiti imposti dalla normativa vigente anche se la situazione delle terapie intensive non preoccupa. La nuova ondata è in pieno corso l’attenzione degli esperti e della politica è per le vaccinazioni che vedono un numeri ancora alto di non vaccinati tra gli over sessanta e tra i giovanissimi.

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In alto mare è anche la procedura di registrazione dei vaccini di coloro che hanno assunto il siero all’estero.

Nelle ambasciate, soprattutto in quella a Londra dove è alto il numero degli italiani da tempo vaccinati, non sono ancora attive le procedure per la vidimazione delle vaccinazioni.

 

Zona gialla, il caso Sardegna

Ma torniamo alle regioni che rischiano la zona gialla se non verranno cambiati i parametri. Per valutare quali regioni sono a rischio occorre prendere in esame l’incidenza dei casi ogni 100 mila abitanti. In progressione veloce, secondo gli ultimi dati, sono la Sicilia, che ha un trend che si sta avvicinando rapidamente ai 50 casi, e la Sardegna. La prima è a 32 casi ogni 100 mila abitanti, mentre la Sardegna è a 34. Se si valuta che solo una settimana fa la Sardegna era a 8 casi su 100 mila abitanti, si comprende la preoccupazione derivante da numerosi focolai riscontrati nelle due isole. 

Preoccupano anche il Veneto, il Lazio e La Campania che si aggirano sui 22 casi, ma con una spiccata tendenza alla crescita dei positivi anche se in questi tre regioni la situazione delle terapie intensive e le ospedalizzazioni sono ampiamente sotto controllo.

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A far temere il peggio è sempre la variante Delta che ha un forte contagio ed è più rapida nel diffondere il Covid. In settimana si dovrebbero conoscere i nuovi parametri, ma da lunedì prossimo molte regioni potrebbero dover imporre restrizioni a coloro che non sono vaccinati e che hanno, quindi, molta più probabilità di finire in ospedale. Il peso delle ospedalizzazioni dovrebbe entrare come principale requisito per i cambi di colore, ha sostenuto nei giorni scorsi il viceministro alla Salute Pier Paolo Sileri. Dello stesso avviso è il ministro Roberto Speranza, ma la maggioranza è divisa su se e come rendere più stringente la vaccinazione.

Per il Cts la maggior parte di contagi sono dovuti alla maggiore socializzazione del periodo estivo che coinvolge soprattutto i giovani. Poiché l’incubazione è di 5-7 giorni, è possibile che gli effetti degli Europei di calcio si siano già prodotti, ma resta la preoccupazione per le altre occasioni dove il contenimento è complicato.

È per questo che il Comitato Tecnico Scientifico spinge per introdurre l’obbligo del Green Pass per concerti, stadi, discoteche, cinema, teatri, palestre, sino a spingersi a ristoranti e bar. 

Solo nel Sud la circolazione della variante Delta è calcolata al 30 per cento e i presidenti di regioni hanno cominciato a porre limitazioni a chi arriva da Paesi a rischio come Malta, Spagna e Portogallo. Così ha già fatto la Sicilia.

 

Ultimo aggiornamento: 20 Febbraio, 00:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA