Variante Delta: incombe sulle ferie, come stiamo rispetto a un anno fa

Giovedì 5 Agosto 2021 di Mario Ajello
Variante Delta incombe sulle ferie: come stiamo rispetto a un anno fa

Il grande esodo vacanziero comincia adesso. Domani con la fine della settimana lavorativa per molti è mare o montagna. E ci risiamo, dopo un anno eccoci al secondo anno di ferie al tempo del Covid. Ma da agosto 2020 ad agosto 2021 che cosa è cambiato? Siamo più spensierati adesso o lo eravamo 12 mesi fa? La riposta è semplice: spensierati mai ma adesso lo siamo meno dell’agosto scorso. Quella veniva vissuta come l’estate riparatrice delle sofferenze da morbo e la parabola finale della malattia che ci aveva tormentato. Da settembre, al rientro, non se ne parlerà più del maledetto Covid, dicevano tutti, convinti che la battaglia era finita ed era stata vinta. E invece, macché! Infatti questo agosto psicologicamente e praticamente è molto più impegnativo di quello 2020. Allora ci eravamo quasi dimenticati di usare e di mettere in valigia le mascherine perché insomma:  il morbo? non c’è più!, si diceva erroneamente ma i dati dei contagi in effetti erano crollati e non c’erano varianti in agguato se non la fantomatica nuova ondata a cui nessuno credeva anche se se ne parlava e giustamente come i fatti avrebbero dimostrato. Ora invece la mascherina è il vero compagno di viaggio, tranne che per gli irresponsabili, e l’impazzare della Variante Delta rende le ferie più preoccupate. Così come la spada diu damocle che grava su alcune regioni. Se erano tutte bianche lo scarso anno, stavolta per Sardegna e Sicilia c’è il rischio della retrocessione in zona gialla.

Proprio due isole meta di folle di vacanzieri. 

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Ciò che è uguale allo scorso agosto è la destinazione scelta da chi va in vacanza. Anche stavolta, la meta prescelta sarà per l’80 per cento dei viaggiatori italiani l’Italia proprio come nel 2020. Il recupero delle mete europee e extra-europea a livelli pre-Covid è ancora lontano. Mare o montagna? 6 italiani su 10, come lo scorso anno, vanno al mare. E quest’estate non sarà quella ricordata per la ripresa post pandemia in Italia: continua, infatti, l’assenza dei turisti stranieri, soprattutto i flussi intercontinentali, ma ci sono anche pochi europei. E molti italiani, causa paura per Variante Delta, posticipano le scelte di vacanza e hanno disdetto le prenotazioni. Altro che spensieratezza, del tutto surreale e rivelatasi dannosissima, dell’agosto 2020! Il timore Delta esiste eccome, da quanto emerge anche dai dati dell’Osservatorio Confturismo-Confcommercio e Swg sulla fiducia dei viaggiatori italiani. 

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Se gli italiani pronti a partire sono 17 milioni, il 34 per cento di questi, pari a 5,8 milioni, dichiara di avere già disdetto almeno una delle prenotazioni di servizi turistici fatte in precedenza e, del restante 66 per cento, quasi un terzo è pronto a disdire quanto prenotato, se gli indici epidemiologici peggiorassero nei prossimi giorni. Diventano particolarmente appetibili, come mete, quelle regioni al momento immuni rispetto alla Variante. A non riscontrare casi di Delta sono ad oggi la Basilicata, la Valle d’Aosta e la Toscana. Alcune regioni però, sono in attesa dei dati del sequenziamento che potrebbero modificare il quadro complessivo.
Nell’estate 2020 sembrava ci fosse una frenata quasi definitiva nella diffusione del virus, e tutti si sono spostati per motivi turistici e a fine agosto c’è stato picco di nuovi casi, che in seguito si è scoperto dovuti alla variante Alfa. Ora la Delta già è in campo. E si spera che la paura produca tanta prudenza. 

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Ultimo aggiornamento: 6 Agosto, 11:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA