Tumori, diritto all'oblio per 1 milione di guariti (da almeno 10 anni): le misure contenute nei quattro disegni di legge

In Europa hanno già legiferato Francia, Paesi Bassi, Portogallo e Belgio. La Spagna lo farà entro l'estate

Martedì 23 Maggio 2023
Tumori, diritto all'oblio per 1 milione di guariti (da almeno 10 anni): le misure contenute nei quattro disegni di legge

Stop a informazioni e clausole - nella stipula di polizze, prestiti, mutui e nelle adozioni - per chi ha concluso le terapie da 10 anni. Da giovedì l'esame di 4 Ddl con l'appoggio di maggioranza e opposizione.

Per un milione di italiani è finito il calvario grazie alla guarigione da un tumore ne può iniziare subito un altro: quello di non essere considerati al pari degli altri nello stipulare una polizza sanitaria, accendere un mutuo o chiedere un prestito in banca, partecipare a un concorso, stipulare un contratto o addirittura pensarea una adozione. Il solo essere stati pazienti oncologici può diventare infatti una ragione valida per vedersi respingere una di queste possibilità oper aggiungere oneri, clausole e garanzie aggiuntive. Ecco perché è una buona notizia che l'Italia - dopo che Thanno già adottato diversi Paesi europei è finalmente sulla strada di introdurre anche nel nostro Paese il cosiddetto «diritto all'oblio», il diritto cioe in base al quale non è ammissibile che un paziente oncologico venga costretto a dichiarare la propria pregressa patologia oncologica, quando sia trascorso un determinato lasso di tempo dalla diagnosi e dalla conclusione delle terapie.

I quattro disegni di legge in Commissione

Giovedì prossimo riparte infatti in commissione Affari sociali della Camera l'esame di quattro disegni di legge (mane sono stati depositati nove in tutto) su questa materia con due fattori che fanno pensare che si possa chiudere molto presto: su questa legge c'è un ampio consenso bipartisan (i Ddl vengono da maggioranza e opposizione) e lo stesso Governo è favorevole a disciplinare al più presto la materia come ha sottolineato nei giorni scorsi il ministro della Salute Orazio Schillaci: «E un argomento importante. Ci lavoreremo». L'idea è quella di arrivare presto a un testo unico e a una approvazione rapida, magari già prima dell'estate in una delle due Camere. «È una questione al centro dell'azione politica della Commissione - conferma il presidente della Affari sociali della Camera Ugo Cappellacci (Forza Italia)- come dimostrato anche dalla collaborazione con il ministro Schillaci sul Piano oncologico Sul tema della legge, ovvero sul fatto che chi affrontala battaglia con un tumore abbia diritto all'oblio, ovvero nessuna discriminazione, in particolare riguardo all'ac cesso ai servizi finanziari, bancari e assicurativi e alle procedure di adozione, sono convito che le forze politiche raggiungeranno un incontro significativo delle rispettive volontà. In Europala Francia è stato il primo Paese a stabilire per legge che le persone con pregressa diagnosi di tumore, trascorsi dieci anni dalla fine delle terapie - o cinque per chi ha - avuto il tumore prima della maggiore e età non sono tenute a fornire informazioni sulla malattia agli assicuratori o a chi offre servizi di credito e quali prestiti o mutui. Dopo la Francia, hanno introdotto per legge il diritto all'oblio anche Belgio, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo e per ultima si aggiungerà la Spagna che con il suo premier Sanchez ha promesso una norma entro l'estate.

 

In Italia oggi sono 3,6 milioni i cittadini che si sono visti diagnosticare il cancro.

Ma il 27% di questi, circa un milione di persone, può essere considerato guarito, perché si è lasciato la malattia alle spalle e non necessita di ulteriori terapie. Con una certezza:i guariti da malattie oncologiche hanno la stessa aspettativa di vita della popolazione generale. Ecco perché e ogni tipo di "discriminazione è day- a vero inaccettabile.

Le misure

I quattro disegni di legge - due della maggioranza (a prima firma di Patrizia Marrocco di Forza Italia e di O Maria Elena Boschi di Fdi) e due dell'opposizione (Maria Elena Boschi di Ive Marco Furfaro del Pd) - contengono misure molto simili che nel perimetro più ampio prevedono il divieto di chiedere informazioni o di ricorrere a prassi e clausole su una pregressa patologia oncologica per diversi ambiti: dalla stipula di contratti di assicurazione e di servizi bancari e finanziari alle procedure in materia di adozione oltre che ogni altro tipo di contratto, anche esclusivamente tra privati, o alle procedure concorsuali, quando nel loro ambito sia previsto l'accertamento di requi- siti psico-fisici o concernenti lo stato di salute dei candidati.

Tutti i disegni di legge prevedono che il diritto all'oblio scatti 10 anni dopo la fine delle terapie (5 anni per chi ha avuto la diagnosi in minore età o prima dei 21 anni) mentre in due Ddl si prevede anche l'istituzione di un organo che vigili sul rispetto di questo nuovo diritto e cioè un «Garante per la tutela dei diritti delle persone guarite da patologie oncologiche» o in alternativa una «Consulta per la parità di trattamento delle persone che sono state affette da patologie oncologiche».

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