Autonomia, i consiglieri del Trentino si regalano aumenti e vitalizi. Sindacati sul piede di guerra: «Inaccettabile»

La Giunta regionale Lega-Svp ha introdotto l’automatico adeguamento delle indennità dei consiglieri provinciali di Trento e Bolzano all’inflazione reale

Mercoledì 15 Marzo 2023
Autonomia, i consiglieri di Bolzano (SVP) si regalano aumenti e bonus esentasse. Sindacati sul piede di guerra: «Inaccettabile»

Stipendi indicizzati all'inflazione. Scatta l'aumento, con la rivalutazione Istat, per le buste paga dei consiglieri provinciali di Trento e Bolzano. L'autonomia è anche questo: la possibilità di alzarsi lo stipendio autonomamente e automaticamente (proprio come è successo in Sicilia).

Peccaro che ci sia un tetto nazionale fissato nel 2012. 

Quanto costa quest'operazione per le casse di una regione che ha poco più di un milione di abitanti? La spesa ordinaria è di 9,43 milioni di euro, mentre per la prossima legislatura potrebbero diventare 10,70 e 11,10 milioni di euro l’anno. I sindacati sono sul piede di guerra. «Con un’inflazione che in Trentino è data saldamente nel triennio sopra il 15%, con oltre la metà dei lavoratori dipendenti senza rinnovo contrattuale e quindi con un potere d’acquisto in caduta libera per le famiglie della nostra provincia, scelte che vanno nella direzione di rafforzare i privilegi invece che rimuoverli sono inaccettabili», scrivono.

Nel disegno di legge presentato dal presidente del Consiglio regionale Noggler spunta pure il ritorno dei vitalizi. Cioè si vogliono riformare le norme «in materia di rideterminazione della disciplina dei trattamenti previdenziali e dei vitalizi in essere in favore di coloro che abbiano ricoperto la carica di Presidente, di Assessore/Assessora o di Consigliere/Consigliera regionale». 

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Trentino e stipendi dei consiglieri regionali, il punto

La Giunta regionale Lega-Svp ha introdotto l’automatico adeguamento delle indennità dei consiglieri provinciali di Trento e Bolzano all’inflazione reale. I sindacati, in coro, chiedono di cancellarla anche perchè supera il tetto previsto dalla norma nazionale che quindi, in teoria, avrebbe più forza di una legge regionale. Ma l'autonomia prevale, evidentemente, sulla legge Madia che fissa il limite degli 11 mila 100 euro lordi.

«Il Presidente della Regione Fugatti e la sua maggioranza non possono far finta di nulla: beffa nella beffa, infatti, oggi stanno violando una norma nazionale avendo di fatto superato il tetto previsto per i trattamenti economici dei politici. Mentre l’inflazione erode il potere d’acquisto delle famiglie e salari e stipendi in Trentino sono più bassi di quelli della media del Nordest, gli aumenti degli emolumenti dei politici locali risulta una volta di più uno schiaffo a chi lavora o vive della propria pensione. Si cambi subito registro se non si vuole che anche in Trentino Alto Adige crolli l’affluenza alle urne come in Lombardia e Lazio a testimonianza della disillusione dei cittadini rispetto alla classe politica», scrivono i segretari di Cgil, Cisl e Uil del Trentino Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti.

L'inflazione morde? Si ritoccano gli stipendi. Ma solo per chi lavora nel palazzo. 

Ultimo aggiornamento: 16 Marzo, 08:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA