Tav, Salvini nel cantiere punzecchia i 5 stelle: «Italia ogogliosa di questa grande opera»

Venerdì 1 Febbraio 2019
Tav, Salvini nel cantiere punzecchia i 5 stelle: «Italia ogogliosa di questa grande opera»
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Non polemizza mai apertamente con Di Maio - «Siamo amiconi» - ma inoltrandosi nella galleria della Tav, a Chiomonte, Matteo Salvini lancia una serie di frecciate ai 5 Stelle. La più forte sta nella sua presenza, vera e propria sfida, se non provocazione, al cantiere dell'alta velocità.

«Chi dice che questo cantiere non esiste si sbaglia, infatti siamo tutti qui dentro. E non mi sembra che sia un campo di grano». Il riferimento è a Di Maio e a Toninelli che qui non sono mai stati e non vogliono venirci, perché considerano - a parola - chiusa la vicenda Tav, ovvero dicono che non si farà. Anche se invece stanno trattando per farla. E ogni sillaba di Salvini fa intendere proprio questo: «Ci metteremo velocemente intorno a un tavolo, rivediamo il progetto, cerchiamo di risparmiare un miliardo da investire in altre opere in questa zona del Piemonte e i lavori riprenderanno». E ancora: «L'Italia deve essere orgogliosa di questa grande opera di ingegneria». Quella appunto di questo tunnel, e degli altri, ma per Di Maio «il tunnel non esiste».

«Io lo vedo, e infatti ci sto dentro», dice stupita - in un'altra galleria della Tav, quella del tratto francese, a Saint Martin la Porte - la ministra dei trasporti del governo parigino, Elizabeth Borne. Tra lei e Salvini, da una parte e dall'altra del confine, hanno infilato in una vera tenaglia i 5 stelle pubblicamente attestati sul no e poi no a questa infrastruttura europea. La Borne: «Il tempo sta finendo. L'Italia deve decidere in fretta. Ci sono scadenze della Ue e vanno rispettate».

M5S sta invece cercando di allungare i tempi, di arrivare a una decisone dopo le elezioni europee. Ma Bruxelles, la Francia e la Lega hanno un cronoprogramma assai più spedito. «Siamo gente pragmatica e non bisogna fare questioni ideologiche su Tav sì e Tav no». O prende tempo sprecando tempo, come si sta facendo con la fantomatica analisi costi-benefici che i 5 stelle tengono nascosta per tirare la palla più in là nella speranza, improbabile, che si sgonfi.

 
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