Carfagna: «Giù Ires e Irap per chi investe al Sud. Il Covid? Conte ha sbagliato a chiudere»

Mercoledì 12 Agosto 2020 di Diodato Pirone
Carfagna: «Giù Ires e Irap per chi investe al Sud. Il Covid? Conte ha sbagliato a chiudere»

Il governo ha inserito nel “decreto agosto” alcuni provvedimenti a favore del Sud a partire dal taglio dei contributi. Che ne pensa? 
«Le risorse che abbiamo a disposizione costituiscono una storica occasione per riequilibrare le diseguaglianze tra Nord e Sud, ed è un bene che si lavori in questa direzione. Spero che il taglio dei contributi non appartenga alla solita categoria degli annunci e si concretizzi in una misura strutturale, di lungo periodo. Solo così può funzionare». 

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In sede di conversione del decreto Forza Italia presenterà proposte proprie? 
«Io personalmente ci sto già lavorando. Ho una proposta incisiva e sistemica: la no tax area per il Sud. Abolizione totale di Ires e Irap per le aziende che investono nel Mezzogiorno. Per me è la sola misura in grado di attrarre investimenti e generare occupazione. Si stima che il Sud perderà nel 2020 il 6,5% dei posti di lavoro ed è su questo che bisogna lavorare. Gli imprenditori devono essere coraggiosi, ma il Mezzogiorno va sostenuto concretamente. E poi, una riforma profonda per finanziare aiuti alla maternità e alla conciliazione lavoro-famiglia attraverso la predisposizione di un piano che consenta anche alle donne e alle famiglie del Sud di usufruire di servizi di assistenza per l’infanzia e la non autosufficienza».

Presto si riproporrà la questione dell’Ilva di Taranto. C’è ancora spazio per l’industria nel Sud? 
«L’industria del presente e del futuro, penso all’informatica, alla ricerca che scaturirà dal 5G, all’agricoltura evoluta, alle immense possibilità aperte dallo smart working, sembra immaginata apposta per il Sud: un’area dove i costi sono bassi, i giovani in cerca di opportunità sono tantissimi, la qualità della vita è spesso migliore. L’Ilva non può chiudere perché l’Italia ha bisogno di una sua produzione di acciaio. La sfida di un governo serio deve essere quella di coniugare la produzione con la bonifica».

Conte ha sbagliato a chiudere il Sud, l’11 marzo, in funzione anti-Covid?
«Conte ha sbagliato a non motivare la sua scelta e ha mentito. Per mesi ha fatto credere agli italiani che il lockdown nazionale fosse una richiesta degli esperti. Non era così. Mentire al Paese durante un’emergenza è gravissimo, ed è incredibile che Pd e M5S glielo abbiano consentito». 

Nel Pd ma anche, debolmente, nella Lega, sta riemergendo una sorta di partito del Nord. Trova giustificata la contrapposizione Nord-Sud? 
«Sono anni che critichiamo i Paesi del Nord Europa perché indifferenti alle difficoltà dei Paesi mediterranei e sarebbe ridicolo e pericoloso replicare questa polemica all’interno dei confini nazionali. Il problema è come le cose vengono raccontate: se prevale la demagogia e la propaganda, il conflitto è inevitabile».

Nel Nord c’è chi si sente discriminato di fronte a aiuti solo per il Sud. Lei come la vede? 
«Voglio essere sincera. Penso che la polemica nasca sul terreno della politica più che su quello dell’impresa. Il Nord, largamente amministrato dal Centrodestra, teme di essere “sacrificato” agli interessi anche elettorali di M5S e Pd. Capisco la preoccupazione. Di sicuro non sarebbe nata se il governo, fin dall’inizio, avesse coinvolto l’opposizione nello straordinario sforzo che serve alla ripresa del Paese. 

L’Europa ha raccomandato di concentrare le risorse del Recovery fund sul Mezzogiorno, nella convinzione che se non riparte il Sud non riparte neanche il resto del Paese. Condivide? 
«Il Sud va sottratto alla condanna dell’assistenzialismo. La Svimez stima che la ripresa del Mezzogiorno nel 2021 sarà dimezzata rispetto al Centro-Nord, ampliando ancora di più il divario, questo è un rischio che va evitato. Il Sud è inevitabilmente un mercato per il Nord, se crollano i consumi nel Meridione ne risente anche il Settentrione, quindi per aumentare il benessere di tutti è fondamentale sostenere il sistema produttivo del Mezzogiorno».
 

Ultimo aggiornamento: 11:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA