È ormai pronta la stretta anti-Covid di fine anno. Oggi l'ormai attesissima cabina di regia voluta da Mario Draghi, stabilirà infatti quali nuove misure saranno messe in campo dal governo a partire dal 27 dicembre per fronteggiare l'impennata dei contagi e la diffusione della variante Omicron. Le opzioni sul tavolo sono tante - alcune verranno prese in considerazione solo qualora i risultati dell'indagine rapida con cui l'Istituto Superiore di Sanità ha tracciato la presenza di Omicron nella Penisola dovessero imporre la necessità di una linea dura - tuttavia proprio il premier ieri in conferenza stampa ne ha già sostanzialmente ufficializzate alcune.
FFP2 E TAMPONI
Oltre a una raccomandazione ad agire con buon senso durante i festeggiamenti natalizi, verrà chiesto agli italiani non solo di indossare la mascherina chirurgica all'aperto ma anche la Ffp2 in ambienti a rischio. Ad esempio a bordo di bus e metro. Da definire invece per gli altri luoghi chiusi come ristoranti, cinema e teatri.
Il faro è poi puntato su veglioni e feste, specie in discoteche e sale da ballo. Per partecipare a queste non basterà esibire il Green pass: sarà previsto (anche per i vaccinati) l'obbligo di presentare un tampone negativo. Del resto lo ha spiegato lo stesso Draghi ieri: alcuni mesi dopo la seconda dose la protezione del vaccino comincia a calare «più rapidamente di quanto si pensasse e per certi tipi di vaccini anche più rapidamente» e serve una barriera ulteriore per il periodo di intermezzo fino alla terza dose. «In quel periodo è utile fare il tampone per aumentare la protezione dal virus».
Esclusa per ora la possibilità che in questa stretta finiscano coinvolti i luoghi della cultura, come cinema e teatri. Resta da capire se entrambe le misure saranno estese solo al periodo natalizio (fino al prossimo 10 gennaio) o saranno adottate tout court.
GREEN PASS E TERZA DOSE
Esattamente le stesse motivazioni per cui oggi verrà decisa anche l'abbreviazione della durata del Green pass. Per portare a stretto giro più persone possibile negli hub si passerà dagli attuali 9 mesi a 6 . Allo stesso modo potrebbe essere tagliato il tempo necessario per accedere alla dose booster: c'è sul tavolo la possibilità che dai 5 mesi attuali si passi a 4.
SCUOLA E SMART WORKING
Sempre nell'ottica di contenere i contagi, le valutazioni della cabina di regia si concentreranno anche sulla possibilità di un «ritorno massiccio allo smart working nella pubblica amministrazione».
Niente da fare invece per l'allungamento delle vacanze natalizie a scuola. Dopo la smentita del ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi è infatti arrivata anche quella del presidente del Consiglio: «Non valuteremo l'estensione delle vacanze natalizie per gli studenti». In compenso si spingerà per il potenziamento dell'attività di screening e tracciamento dei casi nelle classi. Tuttavia i sindaci e i presidi di diversi istituti sparsi nella Penisola hanno già fatto sapere che, con iniziative locali, gli studenti non rientreranno in aula prima del 10 gennaio.
L'OBBLIGO VACCINALE
A dispetto di quanto trapelato nei giorni scorsi, salvo risultati particolarmente preoccupanti da parte della flash survey dell'Iss (con una prevalenza ben oltre il 20% dei casi), per ora non sarà prevista l'estensione dell'obbligo vaccinale (né quella del Super Green pass) a tutti i lavoratori né ad alcune categorie a contatto con il pubblico.
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