Green pass, dal 1° aprile ecco cosa cambia per i lavoratori over 50, insegnanti, medici e infermieri

Giovedì 31 Marzo 2022 di Francesco Malfetano
Green pass base, rafforzato e obbligo vaccinale: cosa cambia per i lavoratori con la fine dello stato d'emergenza

A distanza di due anni e due mesi dalla sua imposizione, l'Italia ha detto finalmente addio allo stato d'emergenza Covid. Il 31 marzo però è stata più che altro una data simbolica, specie perché con i numeri attuali dei contagi è davvero difficile parlare di un ritorno pieno alla normalità. Tant'è che, anche se decadono alcuni dei pilastri su cui l'Italia ha basato la lotta alla pandemia (come il Commissario per l'Emergenza, il Comitato tecnico scientifico o il sistema a colori delle Regioni), restano ancora in vigore molte regole. Una su tutte: l'obbligo di Green pass. "Base" o "rafforzato", non si dirà addio al certificato verde prima del prossimo mese.

In attesa dell'ulteriore allentamento atteso per il 1° maggio, fin da subito vi sono alcune novità che riguardano soprattutto i lavoratori della Penisola. 

Smart working, cosa cambia dal 1° aprile: per i contratti individuali ecco chi avrà la precedenza

I LAVORATORI OVER50


In primis decade l'obbligo per gli over 50 di esibire il Pass rafforzato, che si ottiene con la vaccinazione o la guarigione, per accedere al proprio ufficio. Basterà la versione "base" (ottenibile con un tampone antigenico o molecolare negativo). Un allentamento che quindi consentirà a tutti coloro che hanno scelto di non vaccinarsi - e si stima siano quasi milione di cittadini - venendo sospesi senza retribuzione, di tornare al proprio posto di lavoro senza subire alcun tipo di conseguenza disciplinare. Attenzione però: il decreto con cui il governo ha acconsentito al rientro dei no vax, non elimina l'obbligo vaccinale: tutti gli over50 e i componenti delle forze di sicurezza, entro il 15 giugno, dovranno ancora immunizzarsi per non incappare in una sanzione da 100 euro dell'Agenzia delle entrate.

 

GLI INSEGNANTI


Ci sono tuttavia alcune differenze, in particolare per quanto riguarda gli insegnanti. Anche se potranno rientrare formalmente a scuola esibendo il Green pass "base", non gli sarà consentito entrare a contatto con gli studenti. Non potranno infatti entrare in classe, ma solo dedicarsi a mansioni come «attività a carattere collegiale, di programmazione, progettazione, ricerca, valutazione, documentazione, aggiornamento e formazione». A prevederlo è una circolare del ministero dell'Istruzione. Ma non è ancora chiaro cosa questo comporterà nello svolgimento delle attività quotidiane. Tant'è che per permettere alle scuole di pagare i sostituti fino alla fine dell'anno scolastico, il governo ha deciso di stanziare delle risorse: circa 30 milioni di euro.

I SANITARI
Discorso a parte meritano medici, infermieri e personale di ospedali ed Rsa. Data la natura particolare della loro prestazione lavorativa che li porta ad essere potenzialmente più esposti al contagio, il ministero della Salute assieme al governo ha stabilito che per loro l'obbligo vaccinale è prorogato fino al 31 dicembre del 2022. La pena è sempre la stessa: la sospensione dal posto di lavoro e, per il periodo di stop, la mancata percezione della retribuzione. 

SMART WORKING
Infine bisogna sottolineare come, per quanto sarebbe formalmente terminato proprio con la fine dello stato d'emergenza, il governo ha già deciso di estendere fino alla fine di giugno la possibilità per le aziende di accedere allo smart working "semplificato" e cioè senza ricorrere ad un accordo con ogni singolo dipendente. 

Ultimo aggiornamento: 5 Aprile, 09:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA