Dopo una lunga attesa, alla vigilia dell'incontro di oggi a Villa Pamphili con i sindacati, gli Enti locali e Vittorio Colao, Giuseppe Conte ha diffuso ieri il master plan da cui prenderà vita il piano nazionale per le riforme e, in settembre, il recovery plan che servirà a incassare i 172 miliardi provenienti da Bruxelles. Sempre se, a luglio, il negoziato europeo andrà in porto. «E' la mia risposta alla richiesta di concretezza», ha spiegato il premier ai suoi collaboratori, «e questa è soltanto una prima sintesi che verrà arricchita e subirà cambiamenti anche in base alle indicazioni che arriveranno dal confronto dei prossimi giorni a Villa Pamphili». Insomma, «mancano ancora dettagli e progetti che verranno elaborati a breve».
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Il piano di Conte, frutto del lavoro assieme al ministro dell'Economia Roberto Gualtieri e ai rappresentanti della maggioranza, è racchiuso in un foglio excel diviso in nove colonne. Titolo: «Progettiamo il rilancio». Un cocktail di iniziative già avviate, vecchie proposte e diverse idee nuove. Nessuna molto dettagliata.
Il primo tema è la digitalizzazione.