Il governo dovrebbe salvare l'esodo del 19-20 dicembre. Tra le ipotesi di stretta che incombono sulle ferie di Natale alle porte c'era anche quella di bloccare gli spostamenti già a partire da questo weekend.
Il vertice di maggioranza
Per il periodo che va dal 24 dicembre al 6 gennaio si va verso una stretta: l'intera Italia zona rossa nei giorni festivi e prefestivi, arancione gli altri giorni. Quanto al prossimo weekend i più rigoristi avrebbero voluto bloccare gli spostamenti, ma nel vertice di Conte con i capi delegazione di maggioranza sarebbe prevalsa la linea morbida. Lo stop manderebbe all'aria i piani di quanti, vivendo o lavorando lontani dai parenti, hanno organizzato il ritorno a casa in quei giorni, per passare le feste in famiglia. Molti di loro hanno già organizzato i rientri, comprando i biglietti di treni e aerei che quindi andrebbero rimborsati.
Il nodo delle regioni arancioni
Per la stretta sul Natale il governo dovrebbe varare un nuovo Dpcm entro venerdì: cosa succederà alle regioni attualmente arancioni (Toscana, Campania, Abruzzo, Valle d'Aosta e provincia autonoma di Bolzano) che attendevano di diventare gialle domenica prossima, 20 dicembre? Lo diventeranno, seppur solo fino al 23, o il nuovo Dpcm le manterrà color arancio? Al momento pare di sì. Una questione rilevante perché se dovesse saltare l'attesa "promozione" al giallo, si chiuderebbe l'unica finestra utile per raggiungerle prima di Natale, ovvero domenica 20 dicembre. Dal 21, infatti, scatta il divieto di spostamento, eccetto che per tornare nel luogo di residenza, per lavoro, necessità, salute o urgenza.