Spid, proroga sino a giugno (e salve 34 milioni di identità digitali). Futuro in bilico, la svolta del governo

Ciò che resta in sospeso è il futuro a medio e lungo termine della tecnologia

Giovedì 2 Marzo 2023
Spid, proroga sino a giugno (e salve 34 milioni di identità digitali). Futuro in bilico, il governo vuole svoltare

Nessun addio allo Spid. Per ora sono salve le oltre 34 milioni di identità digitali italiane create fino ad oggi. Dopo settimane di passi indietro, ricostruzioni e smentite, il governo si è infatti impegnato a sciogliere i nodi delle convenzioni che tengono in piedi il sistema Spid, rimandando a giugno la decisione ultima sul futuro dell'Identità digitale (e della Carta di identità elettronica).

Ieri il Sottosegretario con delega all’Innovazione tecnologica Alessio Butti ha infatti incontrato i rappresentanti dei gestori del Sistema pubblico, lasciando appunto emergere l'intenzione di andare verso un nuovo «pluriennale del servizio».

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Un passo fondamentale perché, con la convenzione attuale in scadenza da aprile, lo strumento nato ormai otto anni fa avrebbe finito con l'arrestare le proprie funzionalità. Non solo però, rispondendo alle istanze che ormai da anni vengono poste dalle aziende che si occupano di validare gli accessi ai servizi pubblici digitali, il governo si è anche impegnato a individuare risorse e modalità di sostegno da destinare al progetto in modo da garantirne «la sostenibilità economica» di un progetto che - rispetto a quando è nato - si è ampliato in maniera significativa e probabilmente incontrollata.

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In pratica, sintetizzando, si va verso un primo rinnovo e nuove risorse. Ciò che resta in sospeso però, è il futuro a medio e lungo termine della tecnologia dello Spid. Tanto Butti quanto i gestori, in gran parte riuniti sotto AssoCertificatori, si sono infatti limitati a spiegare che inizierà un percorso utile a capire come il servizio dell'identità digitale debba evolvere. L'idea dell'esecutivo, com'è ormai noto, è che debbano confluire in un unico strumento le due opzioni oggi offerte per l'autenticazione digitale dei cittadini italiani. E cioè che Spid e Cie, la Carta di Identità elettronica gestita dalla Zecca dello Stato, debbano essere razionalizzati per evolvere e convergere. Modi e tempi dell'operazione (e anche eventuali risparmi) saranno definiti solo in seguito. Entro giugno magari. Per ora però, il sistema a cui gli italiani si sono già più o meno affezionati non è a rischio. 

Ultimo aggiornamento: 18:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA