Sono ormai diversi i fascicoli aperti dalla Procura di Latina sulle due cooperative, la Karibu e il Consorzio Aid, impegnate nella gestione dei centri di accoglienza per i migranti in terra pontina.
I rendiconti
Sono tanti gli aspetti della complessa vicenda Karibu sia per presunti mancati versamenti all’erario, sia per le spese sostenute dai Comuni per i progetti “Sprar”, l’accoglienza dei richiedenti asilo e rifugiati negli appartamenti presi in affitto dalle cooperative vincitrici dell’appalto. Su questo versante la Coop ha avuto rapporti anche con Roma Capitale. Dal Campidoglio spiegano che «non risultano contratti in essere», ma spulciando il sito dell’amministrazione si scopre, per esempio, che alla Karibu nel 2019 è stato affidato un mandato da 260mila all’interno di un progetto per minori in affido. Nel 2021 è stata selezionata per formare la «figura del tutore per l’integrazione». In provincia di Latina stanno emergendo invece anomalie nello stesso ambito. «Nel nostro caso - spiega Federico Carnevale, sindaco di Monte San Biagio, comune pontino di seimila abitanti - la rendicontazione relativa all’ultimo anno del progetto è inferiore rispetto a quanto la cooperativa ha ottenuto, secondo quanto previsto dal progetto. Stiamo parlando di un totale di 2,7 milioni di euro distribuiti in 7 anni, circa 380.000 euro all’anno. I problemi con Karibu sono nati nell’ultimo anno di gestione, tra l’altro in proroga, quando il rendiconto è risultato inferiore di circa 30.000 euro. Quei soldi, già ricevuti nel flusso del finanziamento ministeriale, non possiamo giustificarli senza un adeguato rendiconto della cooperativa. Ma la Karibu è sparita, non hanno più risposto alle numerose Pec e alle telefonate».
La Karibu in provincia di Latina è sempre stata un “colosso” dell’accoglienza. La differenza nei rendiconti riguarderebbe anche altri Comuni pontini, come Priverno. Spese inferiori a quanto previsto dai progetti già pagati dal ministero che naturalmente potrà “battere cassa” chiedendo ai Comuni la restituzione dei finanziamenti formalmente non utilizzati. «Ma i problemi sono stati anche altri - aggiunge il sindaco Carnevale - come i pagamenti che non arrivavano ai proprietari delle case affittate alla Karibu che ospitavano i migranti. Chiaramente i proprietari si rivolgevano a noi per avere chiarimenti, ma i contratti d’affitto erano tutti stipulati dalla cooperativa».